“Centro per migranti Lgbtq”. L’ultima trovata della sinistra pro-accoglienza a Napoli

A Napoli la giunta comunale di sinistra inaugura la prima struttura di accoglienza per i migranti Lgbtq. Il sindaco Manfredi esulta: "Difendiamo le diversità"

“Centro per migranti Lgbtq”. L’ultima trovata della sinistra pro-accoglienza a Napoli
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La sinistra dei porti aperti a qualsiasi costo, taciturna quando si tratta di denunciare le ultime violenze islamiste in Piazza Duomo e dintorni, diventa improvvisamente loquace quando si tratta di aggiungere l’ennesimo tassello nel puzzle dell’immigrazione irregolare. A Napoli la giunta comunale a trazione centro sinistra ha deciso, per la primissima volta in Italia, di dotarsi di una struttura di accoglienza ad hoc dedicata interamente ai migranti appartenti alla comunità Lgbtq.

Nessun errore di battitura. Il centro di accoglienza si chiamerà “Casa Arcobaleno”. La struttura, allestita del quartiere di San Giovanni a Teduccio, sarà gestita da Arci Mediterraneo. Ma non solo: la casa pro-migranti rientra in un programma nazionale chiamato Sai, Sistema di accoglienza e integrazione, coordinato dal Servizio centrare dell’Anci e perfino dal ministero dell’Interno. La struttura è stata inaugurata dal sindacato di sinistra, Gaetano Manfredi, il quale non ha perso tempo per elogiare la nuova trovata democratica. “È una bellissima iniziativa che valorizza e difende la diversità, in un mondo che troppo spesso la reprime”, ha esordito il primo cittadino di Napoli.

Poi, a stretto giro, è arrivato l’elogio all’accoglienza indiscriminata. "Napoli si conferma città dell'accoglienza - ha detto il sindaco di Napoli e presidente nazionale Anci, Gaetano Manfredi - molti dei migranti vengono da Paesi in cui la diversità è discriminata, condannata, messa in carcere e quindi la possibilità di avere un luogo dove ci sia accoglienza, rispetto dei diritti e percorsi di inclusione per la comunità Lgbtqi+ mi sembra una bella cosa ed è naturale che si faccia a Napoli che ha sempre avuto nella diversità un valore”.

Insomma, l’obiettivo, confermato dallo stesso Ad di Arci Mediterraneo, Mariano Aciniello, è quello di “offrire un’opportunità ai migranti LGBTQUI+ presenti sul territorio”. In quello che lui stesso definisce un’iniziativa “fortemente voluta dal sindaco di Napoli”.

La struttura avrà tutti i servizi del caso: potrà ospitare fino a sei persone, con annesso servizio psicologico, legale e formativo con percorsi mirati per favorire l’inserimento dei migranti nella società. "Questa struttura - ha sottolineato Mariano Anniciello, ad di Arci Mediterraneo - dimostra la grande sensibilità di Anci non solo nei confronti del migranti ma di tutte le minoranza e dei diritti civili".

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