"Centrodestra al 46%, il Pd perde voti". Ghisleri smonta le favole della sinistra

La nota sondaggista smentisce il crollo di consensi per la maggioranza: "È stabile sui suoi numeri". E rivela il flop di Schlein: "Ha avuto un'estate complicata. In molti si sono spostati, i dem sono sotto la soglia psicologica del 20%"

"Centrodestra al 46%, il Pd perde voti". Ghisleri smonta le favole della sinistra
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La narrazione portata avanti dalla sinistra si scioglie come neve al sole. Il fronte rosso continua imperterrito a sparlare di chissà quale crollo del centrodestra che, a detta dei gufi, non godrebbe più di un grande sostegno del nostro Paese. Ma davvero la luna di miele con gli elettori è terminata? Assolutamente no, e l'ultimo sondaggio di Swg lo dimostra: la coalizione continua a correre, incassando altri consensi rispetto alle ultime settimane. Alla rilevazione in questione si aggiunge l'analisi dell'esperta Alessandra Ghisleri, che ha scattato una limpida fotografia sull'attuale scenario della politica italiana e del momento che stanno attraversando i singoli partiti a circa un anno dall'insediamento del governo guidato da Giorgia Meloni.

La nota sondaggista, intervistata per la rubrica Primo Piano dell'agenzia Italpress, è stata chiarissima: Fratelli d'Italia è al di sopra del 26% che aveva ottenuto alle elezioni politiche il 25 settembre 2022, la Lega di Matteo Salvini è tornata in doppia cifra e ha oltrepassato quota 10%, Forza Italia si attesta tra il 6,5% e il 7,5%. Senza alcun dubbio l'emergenza immigrazione e il peso dell'inflazione hanno fatto registrare un lieve calo rispetto al boom di marzo-aprile, ma comunque il direttore di Euromedia Research ha affermato che il centrodestra "viaggia sempre tra il 43 e 45%, con punte del 46%, sembra stabile sui suoi numeri". Un ottimo livello, senza dimenticare che all'orizzonte vi è la manovra di fine anno: la Legge di Bilancio con poche risorse economiche a disposizione sarà difficile, ma la coalizione non rinuncerà a mettere nero su bianco una serie di misure per continuare a rispettare il programma elettorale e il mandato popolare ricevuto.

Se da una parte i partiti che compongono la maggioranza possono sorridere, dall'altra le opposizioni sono scure in volto per una situazione tutt'altro che entusiasmante. A partire dalla fragilità delle loro proposte e dalle infinite spaccature, che sono tra le cause dell'attuale affermazione del centrodestra. E anche perché la lotta incrociata non sta producendo effetti positivi per quella che dovrebbe essere la prima forza politica di opposizione: Ghisleri ha affermato che Elly Schlein "ha avuto un'estate complicata". Cosa è accaduto nello specifico? "In molti si sono spostati in Italia Viva o in Azione" in quanto il segretario del Partito democratico "ha preso delle posizioni molto nette e differenti da quelle che il Pd ha portato avanti fino ad oggi".

In sostanza i dem sono pericolosamente al di sotto della famosa soglia psicologica del 20%, precisamente tra il 18 e il 20%. Un livello di allarme in vista delle elezioni europee che si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024: se il Partito democratico dovesse maturare un risultato inferiore al 20% dal minuto dopo scatterebbe il processo a Schlein che, a causa della forte pressione della minoranza interna, potrebbe compiere il passo indietro lasciando spazio all'ennesimo nuovo segretario.

In tutto ciò vi è un'altra grana per il Pd: il Movimento 5 Stelle. I grillini sembravano essere ormai destinati all'irrilevanza nel campo rosso, e invece con il nuovo corso targato Schlein sono riusciti a guadagnare terreno a suo discapito. "Sta di nuovo aiutando il M5S a rimpinguare il suo bacino di utenza", ha dichiarato Ghisleri. Infatti ora i due sono molto vicini, considerando che il partito di Giuseppe Conte viaggia tra il 16 e il 18%. Elly lascia praterie anche alle realtà politiche più piccole: ad approfittarne sono soprattutto +Europa (che si muove tra il 2 e il 3%) e la sinistra, con i Verdi che sfiorano il 3%. Interessante anche la situazione del fu Terzo Polo: insieme Azione e Italia Viva potrebbero avvicinarsi all'8%. Ma la rottura tra Carlo Calenda e Matteo Renzi li porterrà a correre da soli.

"Separati, a malapena riescono ad arrivare alla soglia vitale per le elezioni europee, che è il 4%", ha concluso il direttore di Euromedia Research. Nel frattempo vi è una certezza: il centrodestra si conferma la coalizione con maggiori consensi da parte degli italiani. Le favole raccontate della sinistra sono solo un libro pieno di sue utopie.

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