"Chi gliel'ha rotta la testa?". Roberto Salis messo alle strette perde le staffe in tv

L'ex senatore di FdI va all'attacco: "L'accusa dice che ha aggredito gli avversari politici". Il padre di Ilaria sbotta: "Lei è un diffamatore seriale, si deve vergognare"

"Chi gliel'ha rotta la testa?". Roberto Salis messo alle strette perde le staffe in tv
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Mentre continua la campagna di fango nei confronti di Chico Forti non si arresta il processo di santificazione della sinistra verso Ilaria Salis, la 39enne milanese che si trova in carcere a Budapest dopo essere stata accusata di aver aggredito due estremisti di destra nella capitale ungherese. Ed è proprio sul tipo di accuse rivolte all'attivista antifascista (ora candidata con Alleanza Verdi-Sinistra italiana per le elezioni europee) che si è innescato uno scontro di fuoco nell'ultima puntata di DiMartedì, programma in onda su La7 condotto da Giovanni Floris.

Roberto Salis ha invitato a evitare paragoni tra la situazione di sua figlia e quella di Chico Forti, denunciando che alcuni esponenti del centrodestra hanno auspicato che la 39enne possa dimostrare la propria innocenza "rompendo i criteri elementari dello Stato di diritto" in cui invece è l'accusa che deve essere in grado di dimostrare la colpevolezza dell'imputato. Una sottolineatura che non è stata la vera causa delle scintille. Perché il clima si è arroventato con le parole di Achille Totaro, che ha fatto notare come la trasferta di Ilaria a Budapest non fosse un pellegrinaggio spirituale organizzato con la comunità parrocchiale locale.

L'ex senatore di Fratelli d'Italia ha ribadito che bisognerà attendere l'esito del processo e ha rinnovato il rispetto per la vicenda umana che coinvolge la figlia di Roberto Salis, ma allo stesso tempo si è voluto soffermare sull'aspetto politico che ha spinto la 39enne a recarsi in Ungheria. E, di fronte alle ripetute interruzioni dell'uomo, ha sbottato ricorrendo a un'ironia pungente: "Va bene, sua figlia allora è andata con la gita parrocchiale a fare una gita al santuario di Budapest...".

Totaro ha voluto porre di nuovo l'accento sulla partecipazione dell'attivista antifascista alla manifestazione politica: "L'accusa dice che ha aggredito gli avversari politici". In tempo zero è arrivata la reazione di Roberto Salis, che ha voluto respingere la narrazione dell'ex senatore di FdI e ha replicato senza freni: "Questa è diffamazione. Lei deve imparare a informarsi prima di prendere parola su mia figlia, non può andare in giro a dire queste cretinate che non hanno alcuna attinenza con gli atti del processo. Lei è un diffamatore seriale, si deve vergognare".

Allo sfogo di Roberto Salis è seguita una domanda sferzante di Totaro, che si è interrogato su chi possa essere stato il responsabile della violenza subita da quei militanti di estrema destra: "A questi ragazzi che sono stati picchiati chi gliel'ha rotta

la testa? Lo spirito santo?". L'ennesimo scontro di fuoco che vede protagonista il padre di Ilaria, da molti visto come il megafono della figlia per la campagna elettorale con la lista Avs per un posto a Bruxelles.

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