![Click day, "bruciati" 110mila posti, l'allarme di Coldiretti](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/06/06/1717652233-7867235.jpg?_=1717652233)
Come volevasi dimostrare. Nel giorno del click day per gli ingressi regolari dei migranti che vogliono lavorare regolarmente in Italia sono già stati «bruciati» tutti i posti disponibili, senza che si abbia certezza che la manodopera che serve sia davvero coperta. L’anno scorso è stata del 70%, l’anno prima ancora intorno al 33%.
Nei giorni scorsi la Procura di Salerno ha svelato gli interessi della criminalità organizzata nella gestione del click day, confermando l’allarme che mesi fa aveva lanciato il premier Giorgia Meloni sul rischio che, attraverso il flusso «regolare» di immigrati mafia, camorra e ’ndrangheta potessero infiltrarsi e lucrare sulla pelle di ignari stranieri in cerca di lavoro, gonfiando artatamente le richieste di lavoro. Lo dimostrano i dati del dossier Ero straniero curato dagli altri da Arci, Oxfam e ActionAid, secondo cui nel 2024 solo il 7,8% delle quote di ingressi stabilite dal governo si è trasformato in permessi di soggiorno e impieghi stabili e regolari.
«Le politiche migratorie devono deciderle gli Stati, non la criminalità», è la posizione della maggioranza. Un meccanismo simile a quello denunciato dalla Meloni sarebbe stato messo in piedi, secondo la Direzione distrettuale antimafia, dal presunto sodalizio che vedeva coinvolto il tesoriere del Pd locale, finito recentemente agli arresti.
Ma è Coldiretti a chiedere l’intervento del governo sul click day, che ha fatto registrare un overbooking per i 110mila «posti» previsti, nonostante lo slittamento di orario per le difficoltà tecniche: «Con le quote di ingressi “bruciate” nello spazio di pochi minuti, senza peraltro la sicurezza che i lavoratori arrivino e siano effettivamente disponibili quando serve, è giunto il momento di superare una volta per tutte un meccanismo che non risponde né alle esigenze del mondo produttivo né alle legittime attese di chi cerca un impiego in agricoltura», dicono dall’associazione.
È sempre Coldiretti a invocare una «gestione diretta» dei flussi, per evitare i fenomeni fraudolenti e le infiltrazioni della criminalità organizzata. «Ma serve lavorare anche sui consolati, dove tropo spesso si creano dei “colli di bottiglia” sull’invio delle domande, poi difficile da evadere in tempi brevi».
Sul tavolo ci sono anche gli ex stagionali diventati «irregolari» che non sono tornati al loro Paese per evitare di perdere l'opportunità di essere impiegati ancora.
«È una forza lavoro “sommersa” che va ad alimentare il business delle agromafie e finisce vittima dei “caporali”, quando potrebbe essere messa in trasparenza, considerata la pressante richieste di manodopera da parte delle aziende», sottolinea Coldiretti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.