Murgia la femminista, le fake di Saviano e Elly l'antifà: ecco il podio dei peggiori

De Gregorio, Boldrini e Murgia brindano alla Schlein e ci spiegano che lei sì che è una donna, non la Meloni. E poi le balle di Saviano e della Jebreal sui migranti. E Elly a braccetto con Conte in piazza. Ecco i peggiori della settimana

Murgia la femminista, le fake di Saviano e Elly l'antifà: ecco il podio dei peggiori
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Le femministe brindano alla vittoria di Elly Schlein e ci spiegano che lei sì che è donna, non certo la Meloni. E poi le balle dell'accoppiata Roberto Saviano e Rula Jebreal sui migranti. E, sul gradino più alto, la stessa Schlein che se ne va a braccetto con Giuseppe Conte contro i fascismi che minacciano l'Italia. Ecco chi sale sul podio dei peggiori di questa settimana.

Settimana a tutta Schlein, insomma. È lei la grande novità della settimana politica. Che, poi, "novità"... basta guardare i suoi grandi sponsor e i big che l'hanno traghettata alla guida del Partito democratico per capire che di nuovo non c'è granché. Piuttosto un'astuta operazione per grillinizzare il Nazareno e preparare le nozze con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle. E, se i vecchi dem se la fanno sotto, in brodo di giuggiole è tutto il solito circo radical chic, la sinistra da Festival di Sanremo per intenderci. Michela Murgia e Concita De Gregorio hanno stappato bottiglie di bollicine e poi si sono fiondate a esaltare l'ex sardina e, ovviamente, denigrare Giorgia Meloni. "Giorgia Meloni è la donna sbagliata per noi nel partito giusto per lei, mentre Elly Schlein è la donna giusta per noi nel partito sbagliato per lei", pontifica la Murgia su Instagram. E l'altra, la De Gregorio, su Repubblica: "La 'donna nuova' Giorgia Meloni torna a essere quello che è: l’ultima erede di un partito del Novecento, una storia antica. Invecchia, Meloni, al cospetto di una donna ancora nei suoi trent’anni che non origina dal comunismo come lei dal fascismo". D'altra parte, come teorizzò Laura Boldrini dopo le ultime politiche: "Non tutte le donne sono uguali. Alcune sono peggiori di altre". Tutte teorie strampalatissime che fanno guadagnare alle femministe sinistrate il terzo posto nella classifica dei peggiori.

Al secondo posto troviamo, invece, gli sciacalli che per tutta la settimana si sono fiondati contro il governo incolpandolo del naufragio avvenuto la scorsa domenica al largo di Crotone. Manco a dirlo, in prima linea ci sono i soliti noti: Roberto Saviano e Rula Jebreal. È stato proprio l'autore di Gomorra a dare il via al tiro al bersaglio: "Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Matteo Piantedosi siete stati voi a fermare le Ong, a rendere il tratto di mare di fronte alle coste di Crotone sguarnito. Le Ong avrebbero salvato i naufraghi di cui oggi il mare ci restituisce i corpi. Le Ong avrebbero impedito la tragedia". Una bufala bella e buona visto che in quella tratta di mare non operano le Ong tanto osannate da Saviano. E la Jebreal? "Nel 2019 Meloni chiese di bombardare le navi dei soccorsi ai migranti". Altra mega fake. E la "grande" stampa progressista? Titolo d'apertura della Stampa: "Strage di Stat"o. Titolo d'apertura di Repubblica: "Nessuno ha voluto salvarli". Titolo d'apertura del Domani: "Salvini e la sua Guardia costiera hanno lasciato morire i migranti". Titolo d'apertura del Fatto Quotidiano: "La Guardia Costiera sapeva ma non ha salvato i migranti". Quante balle pur di attaccare il governo! Vanno a braccetto con l'Unione europea che continua a lavarsene le mani o, peggio ancora, con Frontex che fa lo scarica barile.

Ma veniamo al primo posto. Eccola lì: Elly Schlein. Un sardina a capo del Partito democratico. Anzi, per restare in tema con le pietanze apparecchiate da Bruxelles, una grillina a capo del Partito democratico. Non ha ancora fatto a tempo a prendere posto al Nazareno, che subito ha fatto capire il corso della sua segreteria.

Si è fiondata in Aula per far propaganda contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, poi l'indomani a Crotone e, infine, sabato in piazza con Conte per manifestare contro i fasci. Ecco le grandi priorità della neo segretaria: altro che lotta al precariato!

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