"Confido in lei". Vecchioni e il ritornello pro-Schlein

Il professore tesse le lodi di Elly: "Mi piace, ho molta fiducia in lei". E non mancano critiche al governo. Tornano di moda gli artisti engagé, ma solo se sono di sinistra

"Confido in lei". Vecchioni e il ritornello pro-Schlein
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Canzone per Elly. È tornato il tempo degli artisti engagé (anche se forse non se n'era mai andato): alla vigilia del suo debutto in tv con nuovo programma condotto da Massimo Gramellini, il cantautore Roberto Vecchioni ha intonato un ritornello pro-Schlein niente male. Interpellato dai giornalisti sull'attualità, il professore non si è trattenuto dal manifestare il proprio aperto sostegno al segretario Pd, in particolare sul tema migranti. "La mia linea è quella della Schlein, bisogna combattere per un politica di accoglienza che consenta di poter poi distribuire i migranti nelle varie parti d'Europa", ha detto. E chiaramente non è mancata la critica al governo Meloni.

"Questo accumularsi di umanità era prevedibilissimo. Si poteva prevedere anche 30/40 anni fa ma non sono state mai prese misure purtroppo", ha osservato Vecchioni, ascoltato dall'Adnkronos sulla gestione dei flussi migratori. E ancora: "Il blocco navale? Pura propaganda. Succede sempre che quando si vuole arrivare da qualche parte si promette il di più, ma non lo ha fatto solo la Meloni, è successo anche prima". Così, a margine della presentazione del nuovo programma "In altre parole" (in onda da sabato prossimo su La7), l'artista ha fatto le pulci all'esecutivo, con un cenno di dissenso sulle promesse disattese dai governi precedenti. Quelli - per intenderci - nei quali la sinistra era tra i banchi della maggioranza.

Già critico in passato con alcuni esponenti dell'attuale governo, ora Vecchioni si è detto molto "insoddisfatto" di come sta lavorando l'esecutivo di centrodestra. "Ormai siamo sotto al livello delle possibilità di un Paese, la speranza è che arrivi una unione liberale", ha affermato. Per contro, l'artista ha poi intonato un verso tutto favorevole alla leader del Pd, sostenitrice - aggiungiamo noi - di politiche che già in tempi non sospetti avevano mostrato tutti i loro limiti. "Confido molto nella Schlein, mi piace e ho molta fiducia in lei", ha dichiarato Vecchioni. E chiaramente l'endorsement è subito diramato stato con un lancio di agenzia.

La notizia non è tanto che il popolare artista abbia legittime simpatie di sinistra (peraltro da sempre rivendicate). Piuttosto, colpisce il fatto che tra i progressisti vada ancora di moda la figura dell'artista impegnato e libero esprimere le proprie idee, prerogativa che invece a destra non viene concessa né perdonata.

I pochi artisti che recentemente hanno manifestato il loro apprezzamento per il governo, infatti, sono finiti al centro di sberleffi o addirittura di tentativi di censura radical chic. Si pensi ad esempio al caso del direttore d'orchestra Beatrice Venezi.

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