Il governo è pronto a chiedere la fiducia martedì sul ddl anti-corruzione. Lo dice il ministro della Giustizia, Paola Severino, che si dice "assolutamente serena" a riguarda e sottolinea come si tratti di un "provvedimento corretto e condivisibile".
Il Guardasigilli parla a margine del Consiglio dei ministri europei della Giustizia, da Bruxelles ribadisce quanto "già enunciato venerdì" dal governo. "Se non ci saranno passi in avanti, se non ci sarà alcuna iniziativa da parte dei partiti per sbloccare la situazione, il governo dovrà chiedere la fiducia sul testo uscito, con ampi consensi, dalla Commissione congiunta Giustizia e Affari Costituzionali della Camera".
Il Popolo della Libertà voterà la fiducia se "è una scelta che soffoca il dibattito". Lo dichiara Enrico Costa, capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera, che però rimarca: "Avremmo potuto ancora fare le nostre argomentazioni". E conclude: "La fiducia non credo che sia la scelta migliore per il dibattito e il dialogo: il Parlamento è la sede del confronto".
Per il Partito Democratico si parla di una fiducia accetabile soltanto a patto che sia sul testo "uscito dalla commissioni".
Donatella Ferranti, capogruppo Pd in Commissione Giustizia alla Camera sottolinea: "Quel testo sarebbe ancora migliorabile. In ogni caso, il nostro consenso sarà sul testo delle commissioni e non accetteremo alcun intervento sui processi in corso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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