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Così gli speculatori tramano sui verdetti del Cav e sull'Italia

Dalla sentenza della Consulta il 19 su Mediaset può dipendere il futuro del governo. Bot e spread: c'è chi scommette contro di noi

Così gli speculatori tramano sui verdetti del Cav e sull'Italia

La buona notizia è che Enrico Letta ha una forte sensibilità sui temi economici, Fabrizio Saccomanni è conosciuto sui mercati e Mario Draghi ha pur sempre il passaporto italiano. La brutta è che, entro nei prossimi dieci giorni, si attendono tensioni sul fronte della speculazione. Ad animarle sono soprattutto due elementi: politico/giudiziario, il primo; politico/economico, il secondo.

Il primo elemento è legato alla sentenza della Corte Costituzionale che il 19 giugno prossimo si deve pronunciare se Silvio Berlusconi aveva o meno diritto al «legittimo impedimento», negato dalla Corte d'appello nel processo Mediaset.
I piccoli e medi investitori sono tentati dallo scommettere che la Consulta si esprima contro Berlusconi. Agnostico l'atteggiamento dei più grandi, intenzionati a restare alla finestra prima di assumere ogni decisione. Innanzitutto vogliono vedere quale sarà la reazione del diretto interessato. Eppoi confidano che, qualunque sia la sentenza, verrà meno un elemento di incertezza: viste dall'estero, le pendenze giudiziarie condizionano pesantemente l'attività parlamentare e di governo.
In tal caso, i più piccoli sono pronti - nei prossimi giorni - a saggiare il terreno e ad iniziare a «vendere Italia»; così da ammortizzare eventuali perdite qualora anche i grandi investitori dovessero iniziare ad alleggerire le posizioni in euro «Made in Italy». Che la fiducia non sia ai massimi viene dall'andamento dello spread. Resta stabile tra i 250 ed i 260 punti: non scende (salvo fenomeni estemporanei nati in Giappone) e non sale di troppo. Segno che è stata raggiunta una soglia di galleggiamento. Se lo spread è l'indicatore della fiducia, la settimana scorsa si è allargato più per le parole di Draghi (la fine della crisi non è vicina) che per le tensioni giudiziarie.

Qualche osservatore oculato stima che lo spread possa aumentare di una decina di punti-base, o poco più, in caso di sentenza non favorevole al Cavaliere; tale comunque da assorbire ogni risparmio previsto sottoforma di minore spesa per investimento. Tutti concordano su alcuni elementi: c'è molta liquidità in circolazione; le ultime aste di titoli pubblici sono andate bene; e non dovrebbero esserci problemi nemmeno martedì, quando verranno messi all'asta 7 miliardi di Bot.
Ma la speculazione si muove spesso su regole che poco hanno riferimento ai «fondamentali» economici. Così c'è chi si appresta a puntare su uno schema logico che, in caso di condanna di Berlusconi, si aspettano un unico risultato: le dimissioni del governo Letta; od il suo indebolimento parlamentare, con la conseguenza che non poter mettere in opera le misure annunciate in Parlamento per favorire la crescita e l'occupazione.

Più complicato, se possibile, il quadro politico/economico a cui guarda la speculazione. L'incertezza sulle misure a favore della crescita, i rischi di conflitti sociali (previsti anche da Giorgio Squinzi), le difficoltà oggettive a garantire sviluppo e rispetto di un deficit sotto il 3%, la crescita del debito, il rallentamento del Pil: sono ingredienti che subito dopo il G8 britannico il governo dovrà amalgamare in un unico cocktail da servire ai contribuenti italiani all'indomani del Consiglio europeo di fine mese.
La speculazione si attende che Bruxelles non concederà spazi di manovra al governo italiano. Per un motivo molto semplice: «il nostro deficit è già oltre il 3%», prevede Lorenzo Bini Smaghi. L'attuale presidente della Snam, prima di aver fatto parte del board della Bce, era sherpa del ministero dell'Economia in tutti i negoziati europei.


Se la sua previsione fosse corretta, vorrebbe dire che lo spazio di manovra del governo per favorire la crescita si ridurrebbe a poche azioni poco incisive e tali da non produrre i risultati attesi. Ed i trader si stanno preparando per quel momento, per la somma dei due eventi negativi. Una decina di giorni d'attesa. Eppoi, basta un clic sul computer.
(6 - continua)

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