Cruciani travolge Lepore e le follie green: “La gente non ha quattrini…”.

Il conduttore de "La Zanzara" smonta la tesi green del sindaco di Bologna sulla crisi della denatalità: "La gente non mette al mondo figli perché non ha quattrini"

Cruciani travolge Lepore e le follie green: “La gente non ha quattrini…”.
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Il conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani, sportivamente parlando, segna un altro punto a favore contro il sindaco di Bologna, il dem Matteo Lepore, e le sue teorie politiche in salsa green. Dopo l’eco-ansia tra i giovani ecco che il primo cittadino bolognese avanza una nuova ipotesi molto discutibile: la crisi della denatalità, un problema tanto reale quanto drammatico, legato a doppio filo con la “situazione ambientale” del nostro Paese. Un collegamento ideologico completamente staccato dalla realtà che fa andare su tutte le furie il conduttore radiofonico.

“Crescere o fare figli in questa situazione ambientale e sanitaria è una preoccupazione. È questa la riflessione del sindaco Matteo Lepore, in occasione degli Stati generali della natalità in Regione, che accende la reazione di Giuseppe Cruciani. Il messaggio del conduttore di Radio 24 ha un unico destinatario: il Partito democratico, di cui Lepore fa parte, e le battaglie dogmatiche green che porta avanti. A partire dai limiti di velocità di 30/h nel centro urbano e non, passando per la cosiddetta eco ansia, fino all’ultima sparata sulla denatalità legata alla preoccupazione climatica."Caro Lepore – esordisce Cruciani senza tanti giri di parole - nessuno è preoccupato per il clima”. Poi un grosso bagno di realtà per Lepore e compagni: “La gente – spiega il giornalista - non mette al mondo figli perché non ha quattrini".

Altro che ansia per il clima. L’ideologia green, come spesso accade a sinistra, confonde il Partito democratico e i suoi esponenti dai veri problemi del Belpaese. Con il risultato paradossale di evidenziare un problema vero - la denatalità che sta colpendo l’Italia in particolare e l’Europa in generale – ma arrivando a conclusioni del tutto fuorvianti e fuori fase. A disincentivare la voglia delle famiglie di crescere e fare figli, al netto di quanto sostenuto da sinistra, non è una fantomatica “preoccupazione” per l’ambiente bensì una difficoltà economica spesso decisiva nelle scelte del nucleo familiare.

La risposta di Cruciani nel merito, pragmatica sia nella forma che nella sostanza, è in realtà un grosso punto interrogativo per il Partito democratico guidato da Elly Schlein.

Imbracciare lotte minoritarie da un lato e allontanarsi dal “paese reale” dall’altro, a lungo andare, sarà una scelta proficua dal punto di vista prettamente politico? Una domanda alla quale Schlein e compagni dovranno rispondere con una certa rapidità.

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