Cuneo fiscale, Irpef e sanità: il governo ha le idee chiare in vista della manovra, parola di Giancarlo Giorgetti. Intervenuto in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il ministro dell'Economia si è soffermato sul Piano strutturale di bilancio (Psb), il nuovo strumento di finanza pubblica che sostituisce la Nadef e atteso mercoledì 9 ottobre in Parlamento: “La presentazione di questo nuovo documento avviene in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti: se da un lato l'andamento delle variabili economiche appare complessivamente in linea con le attese, dall'altro l'allargamento dei conflitti in atto, in particolare nel Medio Oriente sta aumentano ulteriormente l'incertezza che caratterizza lo scenario economico globale”.
Giorgetti ha evidenziato che il Psb è "un documento allo stesso tempo ambizioso ma realistico", rimarcando che la stabilità della finanza pubblica è un elemento di grande rilevanza:"Il piano delinea un quadro di finanza pubblica che porta ad una stabile riduzione dello stock del debito pubblico e dei relativi oneri, che è una necessità ineludibile". Entrando nel dettaglio dei numeri, il titolare del Tesoro ha spiegato che la recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell'Istat, pur elevando di molto il livello del Pil sia in termini nominali che reali,"ha comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 che rende più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell'1% per l'anno in corso. I nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti".
Dopo aver evidenziato che"il percorso di aggiustamento dei conti pubblici configurato nel Psb, con la riduzione del rapporto deficit/Pil sotto il 3% nel 2026, consentirà l'uscita dell'Italia dalla procedura per deficit eccessivo dal 2027", Giorgetti ha certificato che la prossima manovra si baserà sia sugli spazi di bilancio disponibili, sia sul reperimento di adeguate coperture, fornendo le risorse necessarie a confermare gli interventi ritenuti prioritari. Come anticipato, tra questi "le misure necessarie a rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscale sul lavoro e l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni già in vigore per l’anno in corso, nonché interventi finalizzati a favorire la natalità e a fornire un sostegno alle famiglie più numerose. La manovra stanzierà anche risorse per il rinnovo dei contratti pubblici relativo al periodo 2025-2027, per tenere conto dell’andamento dell’inflazione". Ma non solo. Il governo ha intenzione di incrementare i fondi destinati alla sanità pubblica: "La spesa sanitaria crescerà a un tasso superiore a quello fissato per l’aggregato obiettivo della spesa netta".
Per quanto concerne le riforme sulla tassazione, sono state previste azioni per rendere il sistema più efficiente, più favorevole alla crescita e più vicino alle esigenze dei contribuenti, senza dimenticare la necessità di ridurre l'impatto dell'evasione e dell'elusione fiscale. Tra queste, ha analizzato Giorgetti, anche la revisione dei valori catastali per gli immobili oggetto di riqualificazione con i bonus edilizi. Il ministro ha citato in particolare"misure che promuovano l’adempimento fiscale a costo ridotto, con attività di prevenzione e controllo; inoltre, sono state definite azioni per una maggiore interoperabilità delle basi dati che possa permettere il rafforzamento della lotta all’evasione derivante da omessa dichiarazione. In secondo luogo, si è prevista una graduale riduzione dei tempi di rimborso dell’Iva". E, in terzo luogo, sono state "programmate azioni per rendere il sistema fiscale più efficiente, che concernono: il riordino delle detrazioni fiscali; la strutturalità degli effetti della riduzione del cuneo fiscale sul lavoro; l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici".
Nel corso del suo intervento, Giorgetti ha citato John Maynard Keynes, che poco più di un secolo fa faceva notare che “consideriamo naturali, permanenti, sicuri, alcuni dei più singolari e temporanei dei nostri vantaggi recenti, e ci regoliamo nei nostri piani di conseguenza”. Il ministro ha proseguito sul punto che "ogni intervento di politica di bilancio deve essere attentamente valutato e collocato nel contesto in cui è introdotto e successivamente mantenuto".
Solo così, ha aggiunto, sarà possibile assicurare un’efficace gestione delle risorse e un aggiustamento dei conti utile a migliorare la reputazione e l’attrattività dell’Italia e, di conseguenza, garantire la stabilità dei “nostri vantaggi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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