D'Amato apre ai 5S: manovre a sinistra nel Lazio. E Calenda s'infuria

Il candidato del Pd dà l'ok al ticket con i 5 Stelle. Ma il leader del Terzo Polo lo avverte: "Pronti con un nostro candidato contro questo eventuale pastrocchio, basta giochini e alchimie"

D'Amato apre ai 5S: manovre a sinistra nel Lazio. E Calenda s'infuria

Il quadro delle alleanze in occasione delle elezioni regionali nel Lazio sembrava essere ormai definito: il centrodestra (favorito nei sondaggi) contro Partito democratico-Terzo Polo da una parte e Movimento 5 Stelle dall'altra. Ma gli equilibri a sinistra sono precari e ora non si esclude un terremoto a poco più di un mese dal voto: il candidato dem ha aperto a un'intesa all'ultimo momento con il M5S, scatenando però l'ira del Terzo Polo che ha minacciato lo strappo e si è detto pronto a correre in solitaria.

D'Amato apre al M5S

Nel pomeriggio Alessio D'Amato, sostenuto dal Pd, è stato possibilista in merito a un possibile accordo in extremis con la sponda dei grillini: l'assessore alla Sanità ha dichiarato che "le porte sono sempre aperte" e che un ipotetico ticket "per me sarebbe cosa gradita". Si tratterebbe di un'opzione che vedrebbe Donatella Bianchi, candidata dei 5 Stelle, correre come vice di D'Amato in caso di vittoria del centrosinistra.

Come riferisce l'Adnkronos, al momento dal M5S si preferisce non replicare. Da vedere se questo sia il segno di una riflessione, ma i tempi tecnici sono strettissimi (tra listoni e candidature) e appare complicato immaginare uno scenario del genere che - se fosse davvero confermato - avrebbe del clamoroso. La dem Monica Cirinnà va in pressing su Giuseppe Conte: "Davvero vuoi regalare la Regione Lazio alla destra? Vuoi assumerti questa gravissima responsabilità? D'Amato è il miglior assessore della giunta di cui il M5S fa parte. È inspiegabile il vostro comportamento, speriamo in un ripensamento".

Nel frattempo Filiberto Zaratti, deputato di Verdi-Sinistra italiana, ha invitato il Movimento ad accoglie l'opportunità per ricompattare la coalizione giallorossa nel Lazio: "Abbiamo apprezzato la dichiarazione di apertura di Alessio D'Amato nei confronti del Movimento 5 Stelle per la ricomposizione dell'alleanza regionale. Ricordo che tutt'ora nella giunta laziale ci sono due assessori M5S: dunque il Movimento ha l'opportunità di rimettere in campo una proposta unitaria per battere la destra".

Calenda e +Europa minacciano lo strappo

L'ipotesi paventata da D'Amato ha scatenato l'ira furibonda di Carlo Calenda, che poco dopo ha affidato al proprio profilo Twitter un monito tanto duro quanto diretto rivolto proprio al candidato del Partito democratico: "Faccelo sapere rapidamente ⁦in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S". E ha concluso con un messaggio dai toni coloriti: "Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi".

Un veto nei confronti del M5S è arrivato anche da Benedetto Della Vedova, segretario di +Eruopa: "Quando abbiamo espresso il nostro convinto sostegno ad Alessio D'Amato per le regionali del Lazio, abbiamo esplicitamente chiarito che lo facevamo in una coalizione senza il M5S".

Pure Calenda nei mesi scorsi era stato chiarissimo. Prima di siglare l'accordo con il Pd aveva fissato una condizione eloquente: da parte del Terzo Polo non c'è assolutamente disponibilità a condividere la coalizione con il Movimento 5 Stelle.

La presa di posizione di D'Amato è comunque destinata a far discutere e non poco: anche se non dovesse andare in porto la convergenza con il Movimento, resterebbe agli atti che ha aperto a un accordo con i grillini a 39 giorni dalle elezioni.

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