Napoli - Sabato scorso in teatro, il giorno dopo al cinema. Il «teatrino» della politica napoletana ha visto un solo protagonista in scena durante l'ultimo week end, una vecchia conoscenza: Antonio Bassolino (nella foto). L'ex sindaco, 67 anni, ex ministro del Lavoro ed ex governatore della Campania spera che i napoletani abbiano dimenticato i disastri combinati in 17 anni e fa le prove di gradimento prima di ricandidarsi a sindaco. Alla presentazione del suo libro Le dolomiti di Napoli nel foyer del teatro San Carlo, c'erano duecento persone e la giornalista Lucia Annunziata. Tra il pubblico, molto del vecchio Pd e un paio di esponenti del centrodestra. Il giorno dopo, al cinema Filangieri, Bassolino ha smentito se stesso: addio al nuovismo di Matteo Renzi, meglio buttarsi tra le braccia di Gianni Cuperlo, candidato alle primarie Pd, che lo ha ringraziato («Il suo ritorno in campo è una buona notizia per il Pd»).
Ricevuta l'investitura ufficiale, con il Pd a caccia di leader per le prossime scadenze elettorali, Antonio si è tuffato nella polemica con Luigi De Magistris cercando di far dimenticare i suoi guai (la prescrizione al processo sul ciclo dei rifiuti è in arrivo...) ma la peggiore ossessione per Bassolino è la memoria dei napoletani. Se il ritornello scurdammoce o passato non dovesse risuonare nell'urna per Antonio la gara sarebbe finita prima ancora di iniziare.CSpa- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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