Dopo aver appiccicato l'etichetta di "governatore neo-hitleriano" al ministro Francesco Lollobrigida, ecco che Donatella Di Cesare non ha resistito alla frenesia di rendersi protagonista di un'altra uscita degna di nota. E così dallo studio di DiMartedì, programma in onda su La7, ha lanciato un appello agli elettori: sabato 8 e domenica 9 giugno bisogna recarsi alle urne per frenare l'avanzata della destra. L'Europa è in pericolo: l'onda nera va arginata. Insomma, il solito copione. Ma questa volta condito con tanto di accuse choc che, in maniera inevitabile, hanno creato il caos in studio.
La professoressa di filosofia dell'Università La Sapienza di Roma ha auspicato un'alta affluenza alle imminenti elezioni europee, nella speranza che gli elettori sposino la causa della pace e sostengano quelle forze democratiche che vogliono un'Europa democratica. Da qui l'invito rivolto alla platea degli aventi diritto al voto: "Spero che si rendano conto del grave pericolo che corre in questo momento l'Europa, a cominciare dall'Italia, per questa destra che non è moderata ma è estremista e radicale".
Il modus operandi è ormai noto: far suonare le sirene nella speranza che gli elettori, intimoriti da una nuova vittoria della destra che potrebbe innescare chissà quale deriva autoritaria e ridurre gli spazi di democrazia, votino in massa i partiti di opposizione. Un giochino che, come dimostrano i recenti risultati delle elezioni politiche e amministrative, non funziona. Eppure il fronte rosso non molla. Se pensate di aver letto abbastanza vi sbagliate. Perché Di Cesare ha rincarato la dose aggiungendo un nuovo carico con un'accusa del tutto originale.
"Sono falsi amici degli ebrei, falsi amici di Israele. Sono quelli che parlano della sostituzione etnica e sono i veri antisemiti. Quelli, i nipoti di quelli che hanno fatto le leggi razziali in Italia e che hanno la responsabilità di quello che è successo in Italia durante il fascismo. E continuano ancora a contrabbandare parole di odio e parole che hanno un'origine neonazista", ha affermato la professoressa. Ecco servito il cortocircuito della sinistra: da una parte i pro-Palestina accusano la destra di prestare il fianco a Israele e di essere complice delle azioni di Benjamin Netanyahu; dall'altra Di Cesare imputa la colpa di falsa amicizia nei confronti degli ebrei. Farebbero bene a mettersi d'accordo tra loro prima di pronunciare esternazioni sguaiate.
Le dichiarazioni della professoressa ovviamente non sono passate inosservate e hanno creato un acceso dibattito tra gli ospiti. A partire da Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura, che ha invitato Di Cesare a prendere coraggio e a fare i nomi e i cognomi verso cui era rivolto il suo sermone.
Ovviamente la prof non ha fornito alcun profilo specifico e ha continuato a restare generica. A sbottare è stato anche Achille Totaro, ex senatore di Fratelli d'Italia, che ha ricordato il post incriminato sull'ex Br Balzerani: "Ora basta. Ha difeso una terrorista, non ci venga a dare lezioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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