La tregua tra Hamas e Israele è stata raggiunta. Il mondo attende solo la consegna degli ostaggi da parte del gruppo armato per considerarla effettiva, eppure in Italia i soliti noti continuano a scendere in piazza e a protestare per la Palestina. Questo, oltre a confermare che si tratta solo dell'ennesimo pretesto strumentale per creare disordini e provocare, dimostra anche che tutte le proteste fatte sinora hanno avuto un'esclusiva manifestazione ideologica. Oggi a Torino, però, si è andati oltre e i giovanissimi che si stanno "radicalizzando" nell'orma del comunismo rivoluzionario hanno dato alle fiamme un'immagine del ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
In prima fila, davanti a una delle sedi Leonardo di Torino, c'era Potere al popolo, insieme all'immancabile gruppo di Cambiare Rotta, che da tempo ormai sta cercando di dar fuoco alle ceneri in nome del comunismo, facendo ampio proselitismo anche nelle scuole secondarie. E c'erano infatti soprattutto studenti medi, liceali per lo più ai primi anni di scuola superiore, che hanno scandito i soliti cori contro il governo, contro Israele e per la Palestina. "Boicottiamo Leonardo e la filiera della guerra complice di Israele. Palestina Libera", si poteva leggere sul lenzuolo che pretendeva di essere uno striscione. La foto del ministro Bernini è stata data alle fiamme insieme a quella del rettore dell'Università di Torino e del Politecnico, realtà che da tempo sono nel mirino dei manifestanti.
Non paghi, i pro Pal hanno riprodotto sagome bianche che poi hanno affisso ai cancelli di Leonardo, schizzandole con vernice rossa per simboleggiare il sangue. "Aziende collaborazioniste come Leonardo sono parte integrante della macchina bellica sionista, fornendo le armi e le tecnologie necessarie a portare avanti il genocidio nei confronti dei palestinesi e l'allargamento dei fronti di guerra in tutto il Medio Oriente", ha scritto Potere al popolo annunciando la manifestazione. Erano poche decine, ma come sempre erano ben attrezzati per fare quanto più rumore e causare il maggior disturbo possibile. A loro dire, grazie anche a Leonardo, "Israele si conferma sempre di più come un pericolo per il mondo intero.
Non possiamo restare a guardare in silenzio mentre proprio nella nostra città aziende come Leonardo si rendono responsabili di primo piano dei crimini e degli orrori attuati da Israele. Dobbiamo fermare tutto questo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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