Il Movimento 5 stelle e Giuseppe Conte ancora una volta dimostrano di avere seri problemi di orientamento. Oppure vivono nella convinzione che gli italiani non abbiano adeguati strumenti per confutare le loro assurde dichiarazioni. Il leader del partito grillino, che fino a pochi giorni fa sbraitava e puntava il dito contro il governo Meloni, reo di aver modificato il Superbonus in modo tale che non fosse un macigno sui conti pubblici, ora fa marcia indietro e in qualche modo rinnega la sua stessa misura.
Non è la prima volta che Conte il M5s fanno una giravolta completa su sé stessi ma questa volta è forse più clamoroso rispetto ad altre. In un'intervista a "Class Cnbc" a Villa D'Este nell'ambito del Forum Ambrosetti, l'ex premier ha spiegato che, come M5s nel 2021 e 2022, hanno "creato le premesse per far crescere il Paese all'11 per cento di Pil. Siamo stati la locomotiva d'Europa". Quindi, ha candidamente smentito se stesso: "Non ho mai pensato che il Superbonus potesse reggere al 110 per cento. Era la spinta iniziale che era sostenibile e da controllare". Dallo stesso Forum di Cernobbio, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha smontato il Superbonus: "Ogni giorno a pensarci mi viene mal di pancia, non solo per gli effetti negativi sui conti pubblici ma perché ingessa la politica economica, lasciando margini esigui ad altri interventi".
Poi, ha aggiunto Giorgetti, "c'è l'effetto pernicioso, distorsivo, il cosiddetto spiazzamento, che ha sulla realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr ovvero sul rafforzamento strutturale della capacità produttiva". Entrando nel merito tecnico dei conti, Giorgetti ha proseguito: "Dei 100 mld di cui si parla, noi ne abbiamo pagati 20 ma ne restano da pagare 80, è come dire che la cena è già stata consumata e noi siamo chiamati a pagare conto, e questo peserà sul patto di stabilità e crescita del 2024, del 2025 e del 2026".
Alle parole di Giuseppe Conte ha replicato il vicepresidente del gruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Salvatore Sallemi: "Da un lato difende il Superbonus, anche se dati alla mano ha dato spazio a truffe miliardarie, dall'altro afferma che non ha mai pensato che 'il Superbonus potesse reggere al 110%, era la spinta iniziale
da controllare e verificare'. Quindi, per lui il governo Meloni ha fatto bene a portarlo al 90%? E perchè invece il M5S ha contestato questa decisione? Insomma, il leader del M5s farebbe bene a chiarirsi le idee".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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