C'è il Biondo, il Nero, e poi Rocco senza i suoi fratelli. Siamo sulle dieci persone come ufficio stampa del Movimento Cinque Stelle tra Camera e Senato. I fondi per pagarli non mancano, 5 milioni di euro come dotazione erogata da Montecitorio per i 109 deputati grillini e altri 3,5 per i senatori (stime empiriche). All'ex concorrente del Grande Fratello, Rocco Casalino, spuntato a sorpresa nella delegazione Cinque Stelle durante il celebre faccia a faccia streaming con Bersani, vanno 4mila euro lordi al mese, come agli altri. Un po' di più, 5mila lordi, prendono i coordinatori dei portavoce dei cittadini portavoce (sigla un po' macchinosa ma la dizione corretta è questa), cioè il blogger Claudio Messora per il Senato e il giornalista freelance Nicola Biondo («Scrive per l'Unità, è stato consulente di diverse procure. Ha lavorato nella redazione di Blu notte di Carlo Lucarelli»), responsabile degli addetti stampa M5S alla Camera, scelto direttamente da Casaleggio. Quattromila euro vanno ai due videoblogger che lavorano alla Camera, e anche al bergamasco Daniele Martinelli, inizialmente indicato come responsabile comunicazione, prima di essere di fatto sostituito da Biondo, a quanto pare per un eccessivo protagonismo mediatico («Bersani dovrà essere chiaro», «L'euro è stata una mossa massonica di un gruppo di banchieri che ha deciso tutto per tutti»), oltre alle proteste dei grillini bergamaschi per quella nomina calata dall'alto.
Quattromila euro base, cinquemila i capi. «Va considerato che rinunciano tutti a un lavoro dove prendono spesso anche di più, e che arrivano tutti da città lontane - spiega Claudio Messora - Per esempio, Nick Il Nero si è licenziato da un posto fisso dove prendeva duemila e rotti euro netti al mese. Tra l'altro, al momento nessuno è ancora stato contrattualizzato. I soldi non ci sono ancora (forse arriveranno a fine mese) e tutti sono qui a spese loro». Il suddetto «Nick il Nero», operativo nello staff M5S del Senato, è al secolo Nicola Virzì, di Zola Predosa (Bologna), professione camionista, fidatissimo di Grillo e Casaleggio che lo ospita a casa sua in estate. La specialità di Nik sono i videoeditoriali dal camion e le interviste ai giornalisti, in polemica diretta con la stampa che distorce sempre la realtà del Movimento. Non sembrano le premesse ideali per fare gli addetti stampa, ma pazienza.
Anche Rocco Casalino, ex concorrente del Grande Fratello prima edizione, poi palestrato e anche dotato di tesserino da giornalista. Già nella casa del Gf si era mostrato no-global, pro movimenti anti G8 a Seattle, nelle discussioni con un altro, il macellaio Lorenzo, che invece portava ad esempio negativo le vetrine rotte. Casalino, pure da giornalista e addetto stampa M5S, sta sulla stessa linea di Nick il Nero. Ad una cronista d'agenzia, a Montecitorio, ha intimato - racconta il Corriere - un «lei non può registrarmi! Se no poi io registro lei! Capitooo?». Proviamo a sentirlo, come comunicatore dei senatori grillini, ma non comunica: «Grazie, ma non rilascio dichiarazioni». Per entrare a 4mila euro mensili nell'ufficio stampa del M5S, con cui ha provato a candidarsi in Lombardia ma poi ha desistito («per evitare discussioni, anche se Grillo mi disse che la mia candidatura in Regione per lui non rappresentava un problema... anzi, mi abbracciato.
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