Il concetto di italianità è finito al centro del dibattito in occasione dell'ultima puntata di Dimartedì, programma condotto da Giovanni Floris su La7. In studio si sono scontrati Carlo Calenda da una parte e Roberto Vannacci dall'altra. I due si sono resi protagonisti di un botta e risposta che di fatto ha messo in evidenza la totale divergenza di vedute sul concetto dell'identità italiana: il leader di Azione lo ritiene un fattore che non tiene conto di un solo aspetto oggettivo, mentre per il Generale vi sono alcuni elementi che connotano in maniera precisa e che non possono essere ignorati.
Di recente Vannacci ha sostenuto che i tratti somatici della pallavolista Paolo Egonu (anche se italiana di cittadinanza) non siano rappresentativi dell'italianità. Dal suo canto Calenda ha affermato che l'Italia è stato il posto in cui si è registrata una tale complessità di etnie insieme per cui gli stessi italiani presentano caratteristiche diverse tra loro. Floris ha colto la palla al balzo per incalzare il Generale chiedendogli di spiegare nel dettaglio quale sarebbe l'Italia ideale a cui bisognerebbe somigliare. "Non la fotografo io, alle telecamere faccia fare un giro tra il pubblico. Eccola l'italianità", è stata la replica di Vannacci.
Il conduttore di Dimartedì ha poi mostrato la foto di Mattia Furlani, Zaynab Dosso e Lorenzo Simonelli, i tre atleti di colore che hanno portato in alto l'Italia ai mondiali di atletica outdoor di Glasgow: "Gli italiani sono così". Ma l'affermazione di Floris ha trovato l'immediata replica del Generale: "Non è così...". Subito dopo Calenda ha sbottato e si è rivolto al suo interlocutore senza ricorrere a mezzi termini: "Ma chi se ne frega... Oggi sa perché questi sono italiani? Perché studiano in Italia, hanno cittadinanza italiana e per la Repubblica sono italiani".
Infine il leader di Azione ha sganciato un'ulteriore bordata nei confronti del Generale: "Paola Egonu mi sembra più italianità di lei, glielo dico con la massima franchezza". A quel punto Vannacci ha accusato l'ex ministro dello Sviluppo economico di continuare a travisare il suo ragionamento che invece si muove con un raggio più ampio.
Calenda ha invitato il Generale a parlare con il linguaggio della chiarezza rispetto a quanto scritto nel libro, evitando dunque di nascondersi dietro i "no, ma volevo dire..." che sembrano stonare con i contenuti de Il mondo al contrario. È solo l'antipasto di uno scontro in vista delle elezioni europee?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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