Ma quanto se ne vanno in brodo di giuggiole a sinistra nel vedere Elly Schlein sul palco del Forum di Milano a rappare con J-Ax? Il secolo scorso la standing ovation era per Roberto Benigni ed Enrico Berlinguer, oggi per il frontman degli Articolo 31 e l’ex sardina. I tempi cambiano e il pantheon progressista si aggiorna. Ci sono i carri del Pride e la bellissima Annalisa, anche lei a duettare con la segretaria dem: "Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me". Mon amour, che chic. Bene, brave, bis!
In questo tripudio di applausi, scopriamo che pure la danza è diventata di sinistra. Ma quella nelle balere della Bassa. Troppo populista quella. Piuttosto i ballerini e le ballerine di Ballando con le stelle. "Alan – ha confidato Elly a Friedman in una telefonata a cuore aperto – volevo dirti che sabato sera ero a un comizio ma ti ho visto su RaiPlay dopo le 2 di notte e sei stato bravo". Che passione, la segretaria dem. Mica come la Meloni, sempre seria a fare di conto per tagliare le tasse agli italiani o in giro per il mondo a incontrare i big del G7 per costruire la pace in uno scacchiere ogni giorno più bellicoso e belligerante. "Giorgia sta sperimentando la fatica del governare – scrivono a Repubblica - è perennemente sulla difensiva, imbronciata, dentro un eterno complotto".
Repubblica, dunque. Lì, in redazione, il visibilio è ai massimi livelli. "Dalle Europee – raccontano – Elly balla, canta, gioca a calcio, come liberata". Liberata da cosa non si sa bene. Forse, appunto, dalla corsa al consenso visto che, nonostante i depistaggi, gli assalti giudiziari e la gogna mediatica, gli italiani continuano a stare dalla parte della Meloni. E quindi, Elly, canta e balla che ti passa. Non smettere di strimpellare i Green Day con la chitarra. Continua a coltivare il tuo X Factor intonando i successi dei Cranberries alle Feste dell'Unità. E non perdere il piacere di decomprimere le tue lunghe giornate davanti alla PlayStation. Non perderti una sola puntata di Ballando con le stelle. E, se ti avanza ancora del tempo, non lasciar cadere quella tua passione giovanile per il cinema. "Vinse un David", ci ricorda appunto Repubblica. Nel 2012 con Roland Sejko e il film Anija. Nei titoli di coda compare, infatti, la scritta "segretaria di produzione Elena Schlein".
Un talento cinematografico prestato alla politica. Per ora. Perché si vocifera che potrebbe non durare in eterno. Che tra qualche anno non ce la troveremo più in televisione a raccontarci quanto sia bella la patrimoniale.
Che potrebbe tornare, molto presto, alle sue vecchie passioni. E noi ce lo auguriamo. Meglio sul palco con gli Articolo 31 che a Palazzo Chigi con Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Giuseppe Conte e tutto il carrozzone del campo largo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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