Dopo l'approvazione definitiva alla Camera e al Senato, in Italia la gestazione per altri è diventata reato universale. La punibilità viene estesa anche a chi la pratica all'estero, con pene fino a due anni reclusione e multe fino a un milione di euro. Sul tema della maternità surrogata è andato in scena un duro botta e risposta nell'ultima puntata di Otto e mezzo, programma condotto da Lilli Gruber in onda su La7. Da una parte Marco Travaglio ha usato parole dure per condannare l'utero in affitto; dall'altra Rosi Braidotti si è infastidita e ha sfoderato la solita retorica Lgbt.
Tutto è partito dall'attacco della filosofa verso Elon Musk, tirando fuori dal cassetto la storia dei figli avuti attraverso la maternità surrogata. A quel punto il direttore del Fatto Quotidiano ha fatto notare che, in fondo, a lei dovrebbe piacere il ricco imprenditore: "Se ha fatto 2 figli con la maternità surrogata e lei contesta la legge della Meloni, per quello dovrebbe amarlo Musk. No?".
Il ragionamento di Travaglio, chiaramente provocatorio, è stato per respinto da Braidotti: "Non mi attribuisca stupidaggini che non ho detto". "Ma le ha appena dette lei queste stupidaggini. Guardi, è un'esperta assoluta", ha replicato al veleno il giornalista. Da qui gli animi si sono accesi e lo scontro tra i due si è via via intensificato. La filosofa ha ribadito di essere a favore della maternità surrogata a livello di generosità e di aiuto senza profitto, sottolineando che è praticata "quasi al 90% dagli eterosessuali da decenni".
La domanda sorge spontanea: per quale motivo Braidotti ha voluto porre l'attenzione sugli eterosessuali se nessuno aveva tirato in ballo le coppie omosessuali? Semplice: perché è stato il pretesto per attribuire etichette morali ai danni di chi non vede di buon occhio la gestazione per altri: "Si tenga la sua omofobia e stia tranquillo". Ed ecco l'ormai nota accusa, rivolta addirrittura a Travaglio (che di certo non può essere sospettato di appartenere alla pericolosa destra italiana).
"Io la trovo una cosa orripilante, e omofobo lo dica a qualcun altro perché io non lo sono affatto. Sono semplicemente orripilato dall'utero in affitto. Sono libero?", è stata la risposta stizzita del direttore del Fatto Quotidiano. La filosofa non ha mollato, sostenendo che l'utero in affitto non è la maternità surrogata e spendendo parole al miele verso la comunità Lgbt: "Presta i propri servizi e il proprio amore da decenni. Si può farlo per amore e per generosità, non tutto per profitto, e senza disprezzare sempre la comunità Lgbt che non c'entra niente".
Peccato che nessuno avesse chiamato in causa la galassia arcobaleno, e Travaglio gliel'ha fatto notare: "Non l'ho manco nominata la comunità Lgbt, è un'ossessione della professoressa Braidotti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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