"Fai il centro sociale", "Bulletto fascista". Scoppia lo scontro in studio tra Storace e Calenda

Il giornalista va all'attacco: "Critichi la rivolta sociale, ma poi vuoi cacciare Urso a pedate". Il leader di Azione sbotta: "Datte 'na calmata, stai buono, rispondi nel merito perché fai ride"

"Fai il centro sociale", "Bulletto fascista". Scoppia lo scontro in studio tra Storace e Calenda
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Animi infuocati nell'ultima puntata di Di Martedi, programma condotto da Giovanni Floris su La7. Nel corso della trasmissione si sono registrati diversi battibecchi sulle questioni che hanno diviso gli ospiti in studio, ma a prendersi la scena è stato il botta e risposta tra Francesco Storace e Carlo Calenda. La discussione tra i due si è fatta sempre più veemente, fino a quando si è spostata sul piano personale e a quel punto lo scontro frontale è stato inevitabile.

Al centro del dibattito è finita la questione Stellantis, fronte su cui il leader di Azione da tempo è andato all'attacco. Ma il giornalista ha fatto notare da una contraddizione che di certo non può passare inosservata: l'ex ministro dello Sviluppo economico da una parte si dissocia dalla rivolta sociale invocata da Maurizio Landini e prende le distanze dai toni violenti e barricaderi della sinistra; dall'altra invita a mandare via "a pedate" Adolfo Urso. Ecco perché Storace si è chiesto che differenza ci sia tra le parole di Landini e quelle del leader dell'ex Terzo Polo contro il ministro delle Imprese e del Made in Italy.

"A settembre di quest'anno diceva 'no, raggiungeremo un milione di veicoli' e ha preso per i fondelli i lavoratori italiani senza fare assolutamente nulla. Per quanto riguarda la rivolta sociale, mi dispiace ma non me ce pigli perché io l'ho criticata quell'espressione", ha replicato Calenda. Che però nei fatti non ha risposto al vero punto, ovvero a quel termine "pedate" usato per realizzare il suo sogno dell'addio di Urso alla compagine del governo.

Storace gli ha fatto notare: "Poi fai il contrario". E ha lasciato partire la bordata: "Non fare il centro sociale, non è il mestiere tuo". Un'uscita che ha infastidito Calenda, che nel giro di pochi secondi ha risposto per le rime e ha sbottato: "Ma questo atteggiamento da bulletto fascista secondo te a me fa impressione? Quindi datte 'na calmata, stai buono, rispondi nel merito perché fai ride".

Immediata la risposta del giornalista, che gli ha fatto notare come un'esternazione del genere possa fare successo scaldando qualche utente sui social senza però fare breccia nel cuore degli elettori: "Questo conquista i tweet sulla Rete però non succede niente". D'altronde è noto l'attivismo quotidiano con cui il leader di Azione tiene a mettere al corrente il mondo intero sui social delle sue opinioni.

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