Il flop dell'ex Terzo Polo. Renzi: "È andata male..."

Sia Stati Uniti d'Europa sia Azione di Carlo Calenda non hanno superato lo sbarramento del 4% e non avranno esponenti nel Parlamento europeo. Lo sfogo del leader di Italia viva

Il flop dell'ex Terzo Polo. Renzi: "È andata male..."
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È già tempo di bilanci, a scrutinio ancora in corso, per i leader di Stati Uniti d'Europa e Azione, Matteo Renzi e Carlo Calenda. Masticano amaro i due esponenti politici che, da separati, non sono riusciti a raggiungere l'obiettivo minimo. Entrambi erano convinti di superare abbondantemente la soglia del 4% per entrare nel Parlamento europeo, ma già alle prime luci dell'alba, quando erano state scrutinate due terzi delle sezioni, andare oltre lo sbarramento si è rivelato un miraggio. Stati Uniti d'Europa era ferma al 3,75%, mentre Azione era ancora più giù, al 3,22%.

Lo sfogo di Renzi

Il segretario di Azione Calenda non ha ancora proferito parola, preferendo commentare nel corso di una conferenza stampa che terrà questa mattina, alle 11, quando i giochi saranno ormai fatti, nella sede del partito in corso Vittorio Emanuele 21. Più loquace l'ex alleato Renzi, che ha affidato al social media il suo commento sui risultati elettorali; uno sfogo più che una disamina del voto. "Niente, è andata male - ha scritto -.Purtroppo la lista Stati Uniti d'Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento europeo. Mi spiace molto e vorrei abbracciare i volontari che si sono spesi per questa idea: siete stati meravigliosi. La gratuità del vostro servizio allarga il cuore. Vorrei abbracciare uno a uno le migliaia di persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda: sono davvero onorato di rappresentare comunque la speranza di tante persone anche se avrei preferito qualche voto in più alla lista".

La presa d'atto del fallimento

Renzi ha continuato:"Sono grato a Emma Bonino e a tutti i dirigenti politici che ci hanno creduto. Ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. E dunque non riesco a essere triste cari amici. Perché sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d'Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente. Abbiamo lottato, abbiamo espresso idee nelle quali crediamo, ci siamo messi in gioco". Il problema è che la soglia di sbarramento al 4% si è rivelata un ostacolo insormontabile. "Non abbiamo fatto il quorum - ha detto Renzi - che peccato. Ma non smetteremo oggi di lottare per questa idea di Europa, l'unica nella quale l'Italia può giocare un ruolo da protagonista. Troveremo i modi per insistere sulla battaglia culturale e valoriale per un'Europa diversa".

La causa: la rottura del Terzo Polo

Il leader di Italia viva sembra non darsi pace. Secondo Renzi il fallimento politico della sua lista alle europee ha una causa ben precisa.

"Sul risultato italiano - ha evidenziato - pesa l'assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti insieme. E invece sono zero. Che follia. Ma i cittadini hanno scelto e i cittadini hanno sempre ragione: auguro agli eletti di onorare l'impegno a Strasburgo facendo loro i complimenti più sinceri".

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