Fratoianni: "Sto con Salis, occupare case non sia reato". E Salvini: "Vergognoso"

Il leader leghista spiazza Fratoianni: "Questa è una orrenda sinistra da centro sociale". Ma il numero uno di Sinistra Italiana rincara la dose: "Non prendo lezioni dal ministro dei condoni"

Fratoianni: "Sto con Salis, occupare case non sia reato". E Salvini: "Vergognoso"
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Con Ilaria Salis come nuova figurina da idolatrare la sinistra getta la maschera ed esce allo scoperto: il diritto all’occupazione, uno slogan prudentemente lasciato alle frange più estreme della gauche, ora viene rivendicato senza timore. Prima arriva l’endorsement del numero uno di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni: “Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni". Poi, dopo ventiquattrore, rimane agli atti il silenzio gelido dei leader delle forze di opposizione, Elly Schlein da una parte e Giuseppe Conte dall’altra.

Una situazione surreale che fa saltare sulla sedia il leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini."Mentre la Lega con il Salva-Casa libera milioni di proprietà ostaggio della burocrazia, questa orrenda sinistra da centro sociale rivendica con orgoglio le occupazioni abusive.”, riassume Salvini sui principali canali social. Un’indignazione generale che deriva dalla presa di posizione netta del leader di Sinistra Italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni. "Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa? Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto – spiega con sprezzo del ridicolo - anche nelle occupazioni". E aggiunge con tono stentoreo: "Sto con Ilaria. Occupare case non sia considerato reato".

Ecco che l’ultimo tabù della sinistra più estrema, il cosiddetto “diritto all’occupazione” delle case, viene abbattuto una volta per tutte. “Questo movimento ha posto un problema, ossia la negazione del diritto all’abitare: rivendicare questo diritto deve essere superiore anche rispetto alla speculazione– aggiunge Fratoianni- viviamo in un Paese in cui la negazione dei diritti universali e fondamentali è diventata la norma, ci siamo abituati a tutto questo. E in nome di questa abitudine, ogni forma di ribellione è ricondotta nel circuito del penale, del reato. Mentre io penso che chi si batte, anche con modalità come queste, per porre e per risolvere un problema, andrebbe considerato in altro modo”.

Parole di una gravità assoluta che hanno innescato una reazione dura da parte del ministro Salvini. "Semplicemente vergognoso – scrive sui social il vicepremier - un invito all'illegalità e alla prepotenza, uno schiaffo ai cittadini perbene. Del resto basta vedere chi candidano...", tuona in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il ministro dei Trasporti. Niente da fare. Dopo la riposta del leader della Lega, Fratoianni rincara la dose: “Salvini mi attacca, perché difendo le lotte per il diritto alla casa.

Innanzitutto, non prendo lezioni di diritto alla casa da uno che ha azzerato il fondo di sostegno agli affitti, gettando nella disperazione dello sfratto migliaia di famiglie con stipendi bassi e regalando quei soldi alle società di calcio di serie A". Poi, arriva l’assalto finale: “E poi – conclude - mi fa ridere che lo faccia in nome della legalità, lui che è il ministro dei condoni, il protettore dei furbi”.

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