L'ultima puntata di Non è l'arena, programma in onda la domenica sera su La7, ha affrontato il cosiddetto "caso Autogrill" relativo alle immagini dell'incontro tra Matteo Renzi e Marco Mancini (l'allora dirigente dell'Aisi) immortalate da una professoressa che ora è finita indagata con l'ipotesi di reato di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. Lei esiste, ha un volto ben preciso, è stata intercettata dalla trasmissione. Il tutto però senza rendere esplicito il contenuto e senza riferire dati sensibili.
"È laureata in Storia dell'arte, effettivamente è una professoressa. Ha una sua famiglia. So benissimo dove abita, non ho voluto suonare al suo campanello. Non ho voluto fermarla, non ho voluto fare nulla di più. Se lei vuole può chiamarci, può decidere se aprire una linea con noi. È una prof come tante", ha spiegato Massimo Giletti. L'avvocato della donna ha telefonato in diretta al conduttore, che poco dopo ha ricevuto la chiamata anche di Renzi per ribadire la propria versione dei fatti.
Nel merito della questione Giletti ha trasmesso un breve filmato che vede protagonista la docente, che però è stata tenuta nell'anonimato per un concetto di correttezza: il conduttore di Non è l'arena ha spiegato che ha preferito non mostrare il volto della donna e non rendere pubblica la località in cui abita, aprendo la porta a un'intervista per fare chiarezza sulla situazione. Ha reso irriconoscibile i principali elementi di interesse, anche le targhe delle automobili che stavano passando in quel momento.
"Sono arrivato a questa donna ovviamente tramite una soffiata", ha ammesso il conduttore. Che si è detto del tutto disponibile ad accogliere eventuali sue dichiarazioni per spiegare non solo la motivazione alla base della scelta di filmare l'incontro, ma anche ciò che ha vissuto, la fatica provata, le ansie attraversate e le paure affrontate. Poi ha aggiunto un dettaglio di non poco conto: "Allo stato dell'arte non c'è un rapporto diretto tra questa donna e i Servizi segreti, per tutte le indagini che io ho fatto su questa storia".
L'avvocato ha ringraziato Giletti per "la sensibilità con cui ha preservato l'anonimato".
Il conduttore ha ritenuto opportuno non togliere il "velo" dal volto della donna nel corso della registrazione video, anche perché lo stesso Matteo Renzi si è detto non intenzionato a farne una questione personale incentrata sull'identificazione della professoressa. Dalla sosta all'autogrill al segreto di Stato, sono diversi i fronti che meritano di essere chiariti per stabilire la verità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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