Se "qualcuno pensa che si possa andare davanti alle scuole a vendere droghe derivate dalla cannabis, andatelo a dire ai genitori". Così il senatore del Nuovo Centrodestra, Carlo Giovanardi, intervistato dalla Stampa, ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge Fini-Giovanardi sulle droghe. Ribadendo di essere "sconcertato per il ruolo della Corte", Giovanardi ha sottolineato che con "la distinzione tra droghe leggere e pesanti, che peraltro è una distinzione senza basi scientifiche, la Corte si prende la responsabilità di lanciare un messaggio devastante ai giovani di questo Paese. Come se quelle non facessero male".
Il senatore ha poi detto di essere in attesa "di vedere i pretesi diecimila detenuti che dovrebbero essere scarcerati. Tutte balle. Le persone sono in carcere per furto, per rapina, per maltrattamento. In Italia l’uso personale è completamente legale". E in un'intervista al "Fatto quotidiano" Giovanardi poi sbotta: "Droga libera? E che cazz..".
Per il parlamentare, "è stata un’operazione politica perché dopo otto anni, tre Parlamenti e quattro governi non è mai è arrivata in aula una proposta di modifica. Dopo 8 anni in cui magistrati hanno sempre detto no a portare davanti alla Corte una questione di legittimità costituzionale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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