Lunedì 19 maggio Beppe Grillo sarà ospite di Bruno Vespa nella puntata di "Porta a porta" in onda in seconda serata su Rai1. Non dovrebbe essere una notizia di particolar rilievo, visto che è normale che un leader di partito vada a parlare in tv, specie se si è - come siamo - in campagna elettorale. Tutto nella norma, quindi, almeno all'apparenza. In realtà l'annunciata presenza di Grillo nel "salotto" di Vespa ha del clamoroso. Perché da ben prima che nascesse il Movimento 5 Stelle, con il primo "Vaffa Day" (settembre 2007), ma anche da prima, Grillo ha sempre preso di mira la Rai e tutti i "giornalisti di regime", accusandoli con epiteti vari non solo di non dargli spazio ma anche di manipolare scientificamente l'informazione per danneggiare lui e i suoi "ragazzi".
L'anno scorso Grillo lanciò sul suo blog il "microfono di legno" (premio ai direttori o ai conduttori di talk show più faziosi), e Vespa se lo vide assegnare con il 30,12% dei votanti (i frequentatori del sito), superando di otto punti Barbara D'Urso (22,24%) e Paolo Del Debbio (18,65%). E sempre l'anno scorso su Youtube apparve un video in cui Grillo faceva un giro in una libreria del Lazio mostrando ai suoi candidati come oscurare i libri di Vespa, nascondendoli dietro ad altri libri, definendo poi l'autore come "il più corrosivo" di tutti.
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Sembra un'epoca fa: il leader del Movimento 5 Stelle oltre a disprezzare pubblicamente Vespa (e non solo lui) disdegnava la tv e impediva ai suoi uomini di frequentare i talk show. Ricordate i casi Giovanni Favia e Federica Salsi? Il primo, consigliere regionale in Emilia Romagna, la seconda, consigliere comunale a Bologna, finirono in cattiva luce perché non disdegnavano le comparsate in tv. E dopo i primi avvertimenti scattò la mannaia sulle loro teste. Fuori dal Movimento, con la fatwa nei loro confronti poi ratificata dal voto degli iscritti al M5S.
Poi la musica stranamente è cambiata. Dopo mesi e mesi di linea dura qualcuno ha spiegato a Grillo (o forse l'ha capito da solo) che, in fondo, andare in tv male non fa e che, anzi, può servire ad arrivare a tutti i cittadini, anche a quelli che non vanno in piazza ad ascoltare i suoi comizi e non usano internet. Dunque che c'è di meglio di una bella comparsata nel salotto tv più amato, da sempre, da tutti i politici italiani? Di destra, sinistra o centro nessun politico ha mai disdegnato Porta a Porta. Anzi, molti ci hanno costruito la propria fortuna. Grillo ha deciso di compiere il grande passo e si siederà sulla poltrona bianca di Porta a Porta. Inevitabilmente raccoglierà tutta l'attenzione su di sé, proprio perché non l'ha mai fatto prima, non si è mai "abbassato" a tanto. Gli altri leader politici, chi più chi meno, sono abituali frequentatori del salotto, lui no. E questo giocoforza fa la differenza, almeno a livello mediatico.
Chissà se Vespa si toglierà qualche sassolino dalle scarpe oppure lascerà perdere, limitandosi a porre a Grillo delle domande. Intanto si apprende che i responsabili del programma di Bruno Vespa stanno trattando per avere come ospiti in due serate, ognuno per 60 minuti, sia Silvio Berlusconi sia Matteo Renzi. Le date sono ancora da stabilire. Lo stesso spazio verrà dedicato anche ai rappresentanti dei partiti minori.
Così verrà assicurata la par condicio. Vedremo come andrà a finire e quale leader si aggiudicherà il maggior ascolto in tv. Anche se il dato più importante sarà quello che emergerà dalle urne il prossimo 25 maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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