“Ho scritto a Renzi e ai colleghi di Italia Viva”. Il dado è tratto. Elena Bonetti, ex ministra renziana del governo Conte II e del governo Draghi, è categorica. La sua esperienza con Italia Viva e con il suo leader, Matteo Renzi, è conclusa una volta per tutte. L’ufficialità dell’addio, un’opzione elaborata da Bonetti nelle ultime settimane, arriva dalle pagine del Corriere della Sera. L’intervista dell’ex ministra è un addio sia a Renzi sia alla sua idea di centro maturata negli ultimi giorni.
Bonetti lascia Italia Viva
“Il cammino del Terzo Polo si è interrotto, ma io voglio pensare al rilancio”. Una riflessione ponderata sul passato con uno sguardo fisso al futuro: il nuovo progetto centrista di Renzi è una parabola politica distante dagli obiettivi di Elena Bonetti. “Il rilancio – spiega l’ex ministra – non è raccogliere uno spazio con cui raccogliere adesioni per le elezioni”. Tradotto: Il Centro targato Matteo Renzi. Tutt’altro: il rilancio è “attivare un processo per far incontrare idee e tradizioni diverse, la mia è quella popolare e riformista”.
Una visione politica e strategica diametralmente opposta a quella dell’ex premier fiorentino. “Io – chiarisce Bonetti – penso al centro non come a uno spazio da occupare ma come a un processo di partecipazione”. Con un solo obiettivo: superare il bipolarismo. La decisione, maturata nelle ultime settimane, ha origini profonde e strettamente politiche: “In questi mesi – l’ex ministra di Italia viva – non ho fatto mistero delle diverse posizioni che avevo sia sulle singole sfide che sul progetto d’insieme”.
La reazione di Calenda
Una scelta che, per forza di cose, avvicina il suo futuro con quello di Azione, o meglio, con quello di Carlo Calenda. Il futuro politico dell’ex ministra renziana è segnato:“Non entro in Azione – precisa Bonetti – ma in ticket con Carlo Calenda, con il quale collaboro per la nascita di un nuovo soggetto aggregativo più ampio”. Le battaglie, in tandem con il leader di Azione, sono precise: “La prima sulla educazione. E poi la sfida demografica”.
La risposta del numero uno di Azione non tarda ad arrivare. “Felici di poter tornare a lavorare con Elena Bonetti alla costruzione di un brande fronte liberale, popolare e riformista – esordisce Calenda sui principali profili social – Un progetto che era quello del Terzo Polo. Grazie a Elena per il coraggio e la coerenza”.
Dopo svariate sconfitte poltico-elettorali, il leader di Azione può sorridere due volte. Prima la fuga dal Pd ligure di 30 dirigenti entrati direttamente in Azione, poi l’addio di Elena Bonetti. Due episodi che assomigliano a una vittoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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