"I libri porno, Lucia Annunziata...". Il fango della Guzzanti contro la Meloni

La comica ha dedicato per l'ennesima volta il suo monologo al primo ministro. Emblematico il titolo per la solita colata di fango: "Parlare coi fasci"

"I libri porno, Lucia Annunziata...". Il fango della Guzzanti contro la Meloni
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"Questo è il mio ultimo resoconto del dialogo con Giorgia Meloni, da stasera lascio l'incarico perché nessuno mi dà il cambio. Un silenzio assordante. Giustifico solo Costanze, che è di un'altra razza ma io mi domando voi: di che ceppo siete?": così ha esordito Sabina Guzzanti nel suo solito monologo a Propaganda Live. "Parlare coi fasci" il titolo emblematico del suo intervento leggermente schierato, nato con l'obiettivo - ironico - di dare dei consigli al primo ministro. In realtà si tratta semplicemente della solita colata di fango da parte di un'artista di sinistra.

L'attacco di Sabina Guzzanti

Tra un sorrisetto di Zoro e l'applauso del pubblico in sala, Sabina Guzzanti ha sfoderato le solite armi tra imitazioni e il presunto fascismo. Forse per la mancanza di argomenti, non è nemmeno mancato un riferimento all'autobiografia del premier Meloni: "Io ci sono rimasta molto male quando ho scoperto che era pieno di bugie, proprio per la natura delle bugie. Io capisco che in campagna elettorale non vuoi raccontare che tuo padre è stato arrestato per spaccio, capisco che ti senti in imbarazzo a dire che tua madre ha scritto un'ottantina di libri semi-pornografici, anche se io la trovo se quando scrive ‘come un'asta che rifulge irrorata di sangue', io penso: ‘Non sono mai state dette parole più belle per descrivere il ceppo'. Ma non capisco per quale motivo si sia inventata di aver dato fuoco a casa quando non era vero".

"Sono sempre stata rispettosissima nei confronti di questa loro cultura del fantasy, non ho mai avuto quegli atteggiamenti spocchiosi tipici dell'intellettuale di sinistra, mai ho fatto così con Giorgia Meloni, mai ho fatto così con nessuno in realtà", ha aggiunto la Guzzanti:"Ma dopo sei mesi non ce l'ho fatta più: troppo fantasy fa male al cervello signora Meloni. Non ci servono le favole, ci servono 5 miliardi per l'Emilia Romagna, ci serve che prendete i soldi del Recovery, ci serve che risolvete il dissesto, la sanità, il lavoro e tutte le altre cose. Sono stata molto dura".

Non poteva mancare la solidarietà a Lucia Annunziata, come se la giornalista fosse stata cacciata da qualcuno:"Mi avete cacciato pure l'Annunziata, ma io come campo? Voglio dire massima solidarietà a Lucia, abbasso i paleddi a drecento sessanta

grati", con tanto di imitazione. Insomma, nulla di nuovo: il solito attacco strumentale per tentare di screditare il governo e il suo primo ministro. E anche se gli argomenti sono quelli che sono, l'importante è sparare a zero.

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