La Liguria nell'occhio del ciclone delle spese pazze. Adesso a tremare è la Regione governata dal piddì Claudio Brulando. Il presidente del Consiglio regionale Rosario Monteleone si è dimesso questa mattina. L'esponente dell'Udc, accusato di aver presentato richieste di rimborsi senza i relativi giustificativi, si è presentato a sorpresa in aula e, pur respingendo tutti i capi di imputazione, ha deciso di fare un passo indietro. "Mi hanno pugnalato alle spalle colpendo vigliaccamente - ha tuonato Monteleone - ma il tempo è signore".
Monteleone ha presentato le sue dimissioni al vicepresidente Michele Boffa durante la seduta odierna del consiglio. "Me ne vado consapevole, con l’amarezza di sapere che qualcuno mi ha voluto vigliaccamente colpire alle spalle, immaginando di fare una furbata - ha spiegato il presidente del Consiglio regionale - non posso che essere amareggiato e deluso, ma sapendo che il tempo è signore". Monteleone, protagonista insieme a Claudio Burlando dell'alleanza politica che sostiene in Regione Liguria la maggioranza di centrosinistra, era presidente del Consiglio dal 2010. "Mi dimetto per la tranquillità di tutti, a cominciare da quella della mia famiglia - ha aggiunto - sono da giorni sotto la gogna mediatica, immeritatamente, per due fatture che ho regolarmente rimborsato con gli interessi legali. I conti fino a prova contraria quadrano fino all’ultimo euro". Monteleone ha ammesso di rendersi conto di avere grandi responsabilità: "La più grande è quella di padre...".
Tuttavia, si anche detto certo che si tratti di "un grosso malinteso". "In trent'anni di onesta carriera politica - ha concluso - ho anche venduto come amministratore pubblico beni pubblici per migliaia di milioni, e mai sono stato sfiorato da dubbi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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