Ingroia: "Grillo ministro? Non mi scandalizzerebbe"

Il pm antimafia continua a corteggiare il comico genovese: "Vuole cambiare l'Italia? Discuta con le forze politiche"

Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo
Il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo

Saltate le condizioni per un patto di desistenza col Pd, Antonio Ingroia si guarda intorno. E corteggia il MoVimento 5 Stelle, lancia appelli a Grillo "per un’apertura di dialogo", prova in tutti modi a cercare un'alleanza. Ma, ammette sconsolato, "non sono venute risposte soddisfacenti. Le sue risposte sono spesso battute estemporanee per guadagnarsi qualche titolo sui giornali".

Anche oggi il pm antimafia prova ad ingraziarsi il comico genovese: "Dico e ribadisco a Beppe Grillo: così non si può cambiare l’Italia. Vuole davvero cambiare l’Italia? Allora discuta con le forze politiche che certi temi li vogliono affrontare per cambiare il Paese. Non mi pare che da questo orecchio ci voglia sentire e allora anche con lui ci vediamo in Parlamento e vediamo di ritrovarci su alcune battaglie comuni. Speriamo che comprenda che la politica non è fatta soltanto di battute e di protesta, ma è fatta anche di proposte e di programmi politici per governare il cambiamento del Paese".

E promette quasi a Grillo un posto come ministro di un esecutivo di sinistra: "Al momento non ne vedo le condizioni.

Auspico che il M5S, che ha in sé contenuti che noi in parte condividiamo, riesca a maturare e a diventare non soltanto un movimento di protesta, ma anche un movimento politico in senso vero e quindi di proposta". Insomma, Grillo ministro "a queste condizioni non mi scandalizzerebbe", sostiene Ingroia

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