Umiliato alle urne, spedito in Val d'Aosta prima di essere cacciato dalla magistratura e ora pure indagato. Non se la passa bene Antonio Ingroia, finito nel mirino della procura di Caltanissetta per violazione del segreto istruttorio.
L'ex pm avrebbe passato al Fatto Quotidiano delle informazioni sull'interrogatorio a cui era stato sottoposto a maggio Bernardo Provenzano, secondo quanto accusa un esposto presentato dal legale del boss Rosalba Di Gregorio su incarico dei figli del padrino corleonese.
Il 5 giugno, infatti, sul quotidiano di Padellaro era stato pubblicato un articolo proprio sull’interrogatorio di Provenzano, condotto dallo stesso Ingroia. Solo due giorni dopo il contenuto del colloquio sarebbe stato trascritto. Secondo l'avvocato, quindi, solo l'ex pm avrebbe potuto riferire quello che era stato detto e addirittura lo stato di salute del boss mafioso. Nei giorni scorsi i magistrati di Caltanissetta hanno sentito sulla vicenda la giornalista Sandra Rizza, autrice dell’articolo.
Il leader di Azione civile ironizza: "Se fosse vero sarebbe un fatto gravissimo e vorrebbe dire che c’è stata una fuga di notizia dalla procura di Caltanissetta perché al momento non ho ricevuto nessuna informazione", ha detto all’Adnkronos, "Qualora fosse vero si tratterebbe di un vecchio sistema dove gli imputati provano a mettere sul banco degli
imputati i loro accusatori. Non è la prima volta: una volta è accaduto su denuncia di Dell’Utri, una su denuncia di Berlusconi e se fosse vero ora anche su denuncia di Provenzano. Tutto è stato sempre archiviato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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