L’ultima della sinistra: se hai i capelli corti sei fascista

È successo al consigliere Fdi Lorenza Amendola, ma ha avuto un tumore

L’ultima della sinistra: se hai i capelli corti sei fascista
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Amici de La Buvette, questa settimana parliamo di una notizia assurda. Folle. In Toscana, a Marciano, Lorenza Amendola, consigliere di Fratelli d’Italia, è stata accusata di essere una “fascista” a causa dei suoi capelli. Tagliati a zero. Per i Kompagni è sinonimo di cameratismo. A rivelarlo il quotidiano La Nazione che ha reso pubblica la storia. Una storia che ci ha profondamente indignati. Sì, perché Lorenza non porta i capelli corti per questioni politiche, ma per questioni di salute.

Dopo aver lottato duramente contro un tumore, ha deciso di lasciare i suoi capelli corti come quando era costretta alla terapia. Un simbolo per tutti coloro i quali lottano ogni giorno contro il male del secolo. Un significato profondo per lei che, attraverso i suoi capelli tagliati a zero, non vuole inneggiare al fascismo ma infondere fiducia e dare forza agli altri costretti a lottare come lei. A chi, i capelli, li sta perdendo. Ma sentiamola Lorenza, perché noi l’abbiamo raggiunta.

Lorenza, per la sinistra lei è una fascista perché porta i capelli corti ma lei ha sofferto del male del secolo: un tumore.

“Assolutamente sì, ho lottato contro questa malattia ben 11 anni fa e nonostante i dati medici ti dicono che ne sei uscita la verità è che non ne esci mai. È una cicatrice che ti porti per sempre, che ti rimane. Essere di destra oggi non significa essere fascisti”.

Tutto questo perché lei è di Fratelli d’Italia praticamente…

“È facile puntare il dito contro il centrodestra di oggi secondo me. La sinistra si nasconde dietro questa idea buona, di accogliere tutti, di includere ma non è così”.

Lei ha deciso di mantenere il taglio dei capelli corti dopo il tumore come gesto di gratitudine e riconoscenza nei confronti della vita, ma anche come segnale nei confronti di chi sta patendo a causa della malattia oggi…

“Sì, è come se fosse una sorta di fioretto. Voglio credere che il mio coraggio di portare i capelli così corti possa servire a chi vive la malattia con disperazione. Voglio credere che sia un simbolo, soprattutto per noi donne. Tagliarsi i capelli non significa essere poco femminili, essere di meno”.

Come ha vissuto quei momenti, quelle ingiurie?

“All’inizio ho lasciato correre, sono rimasta indifferente poi, però, le parole mi hanno fatto male. L’ho resa pubblica perché noi di centrodestra siamo nel mirino di continui giudizi, voglio che non capiti più…”

Lei ripudia il fascismo?

PER L’INTERVISTA COMPLETA ASCOLTA IL PODCAST

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