La sanità campana, (anzi, parliamo di malasanità) ha fatto un'altra vittima. Nell'addome di una povera anziana, operata a luglio scorso, l'equipe medica aveva dimenticato una pinza. La paziente, salernitana è morta 8 giorni fa ma, per 7 mesi ha vissuto con questo corpo estraneo nella pancia. A rivelare la presenza del ferro chirurgico nell'addome di Nicoletta Ontano, 87 anni, nata e vissuta a Montecorvino Rovella, nel salernitano è stata l'autopsia eseguita sul cadavere della donna, ordinata dal Procuratore di Salerno, Franco Roberti e dal pm Elena Cosentino.
Su questa incomprensibile vicenda la Procura ha iscritto nei giorni scorsi nel registro degli indagati, cinque medici e due infermieri.
Ma, a stabilire se a provocare il decesso di Nicoletta sia stata la pinza chirurgica klemmer emostatica curva lunga 22 centimetri, saranno alcuni esami di laboratorio che verranno eseguiti su alcuni prelievi eseguiti durante l'autopsia.
Resta comunque lo sconcerto per un attrezzo lungo ben 22 centimetri, non visto e dimenticato nella pancia della paziente, dai professionisti che il 19 luglio dello scorso anno la sottoposero a intervento chirurgico per una neoplasia addominale, che andava rimossa. Nel fuoco delle polemiche è finito l'ospedale Ruggi d'Aragona dove l'anziana fu operata a luglio del 2012 e dove è morta lo scorso 16 febbraio.
Nei giorni successivi alla fine di Nicoletta era insorto il sospetto che nell'addome si trovasse un corpo estraneo. Forse una pinza si era detto. Ed è scattata immediata l'inchiesta della Procura e un'altra interna all'ospedale Ruggi d'Aragona. Ieri ogni dubbio è svanito quando si è conclusa l'autopsia sul corpo dell'anziana, eseguita dal medico legale, Giuseppe Vacchiano dell'Università di Benevento. Il dottor Vacchiano ha ritrovato la pinza nella parte sinistra dell'addome, pochi centimetri sopra all'inguine.
Nicoletta non ha vissuto soltanto per 7 mesi con la pinza nella pancia ma ha dovuto convivere con dei dolori lancinanti che l'hanno martoriata fino alla morte. Dolori all'addome, problemi renali, disidratazione. Sottoposta a radiografie era emerso che nell'addome di Nicoletta si trovasse un corpo estraneo e che non si trattasse del tumore riformatosi dopo l'intervento di sette mesi prima. Adesso, il medico legale, Vacchiano ha due mesi di tempo per rispondere ai quesiti posti dagli inquirenti.
Ricoverata d'urgenza il 15 febbraio scorso per essere sottoposta un nuovo intervento chirurgico, Nicoletta non ce l'ha fatta. È morta il giorno successivo, distrutta dai dolori per quella pinza sbadatamente lasciata nel suo stomaco.
Intanto Montecorvino Rovella è in lutto e i familiari di Nicoletta chiedono giustizia. Si sono affidati a un avvocato per ottenerla, che ha presentato una denuncia in Procura.
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