Giorgia Meloni torna in Parlamento per il "Premier Question Time" otto mesi dopo l'ultima volta. Il confronto a domanda e risposta tra il capo del governo e parlamentari si è tenuto in Senato, con il capo dell'esecutivo che ha replicato all'ampio spettro di interrogazioni a risposta immediata illustrate dai gruppi di maggioranza e opposizione: dalle pensioni alla politica estera, passando per la gestione dei migranti e la tutela del territorio minacciato da alluvioni e terremoti.
La stoccata verso i sindacati
Si parte dalla risposta sull'organizzazione del recente sciopero generale organizzato da Cgil e Ui. "Sull'attenzione messa per i rinnovi contrattuali, devo dire che questo ha portato un cambio di atteggiamento da parte di alcune organizzazioni sindacali - sostiene la Meloni -. Prima avevano una mobilitazione contenuta: ho registrato dal 2012 al 2022 circa 6 scioperi generali. Ora se ne fanno due ogni anno, ma anche questa è una buona notizia", è la punzecchiatura del capo del governo contro Landini e gli altri sindacalisti che si sono mobilitati contro il governo. Anche perché il presidente del Consiglio ha parlato anche della "promozione di quattro agenzie di rating che di solito non sono buone" e del "fatto che le famiglie comprano volentieri i titoli di Stato".
Meloni: "Orgogliosa dell'occupazione femminile"
La premier, come tutta la squadra dei ministri presente al completo a Palazzo Madama, indossa sulla giacca il nastrino bianco con una macchia rossa, simbolo della lotta alla violenza delle donne. Nel ringraziare tutte le forze politiche per l'impegno bipartisan con il quale si è arrivati all'approvazione della norma di contrasto alla violenza sulle donne, Meloni dichiara che i numeri sull'occupazione femminile "è il risultato che mi rende più fiera in questo primo anno di governo". Questi dati sono anche frutto di misure per "incentivare l'occupazione favorendo la conciliazione dei tempi di vita e lavoro", per "non costringere le donne a dover scegliere: quello non vuol dire avere libertà, si ha libertà se si possono fare tutte le scelte", pur ribadendo che queste misure verranno potenziate.
Il duello personale con Renzi
È rispondendo all'interrogazione di Matteo Renzi - il quale contestava i risultati positivi annunciati da Meloni - che il capo del governo si accalora appassionatamente. "Mi ha fatto un assist che non mi aspettavo - replica la premier -. È sotto l'occhio di tutti come sia cresciuta la fiducia di investitori e mercati, la promozione di 4 agenzie di rating che di solito non sono buone, il fatto che le famiglie comprino volenieri i titoli di stato, lo spred è ai minimi, la borsa cresce". Secondo Giorgia Meloni erano anni che l'Italia non crescerva più della media europea: "Sono dati che dicono qualcosa in più rispetto alle valutazioni dell'opposizone".
Insomma: "Parlo volentieri di come abbiamo cambiato la situazione di questa nazione". perché "ricordo di aver detto di volere stare in Europa a testa alta ed è esattamente quello che facciamo". Poi, la stoccata diretta al leader di Italia Viva: "Quanto al prezzo della benzina, se vuole aiutarci con il suo amico Mohamed bin Salman, aiuterà il Paese". Sui presunti ritardi del Pnrr la leader di FdI ritiene che "bisogna fare i conti col fatto che non c'è alcun ritardo". Questo perché le uniche difficoltà sono relative "a obiettivi che abbiamo ereditato, e quello che abbiamo fatto è cercare di fare in modo che le risorse non andassero perse in progetti che non erano realizzabili - ha aggiunto -. Anche su questo, la speranza delle opposizioni che le rate non venissero pagate è stata tradita".
Alluvione e guerra in Ucraina
Per quanto riguarda l'alluvione in Emilia Romagna, "il governo ha assunto all'indomani misure eccezionali e immediate", stanziando fondi che si aggiungono a "un ulteriore miliardo e 800 milioni" nell'ambito della revisione del Pnrr per un intervento per Emilia, Toscana e Marche, per un totale di 6,5 miliardi di euro: "Non c'è alcuna promessa mancata o distrazione". La piattaforma dell'Emilia Romagna per la destinazione dei fondi "è operativa solo dal 15 novembre scorso, 2 mesi dopo l'ordinanza del commissario". Si arriva inoltre a trattare il tema dei contenuti della telefonata con i due comici russi. "Anche stavolta, a prova di telecamera" si dimostra che "non c'è una Meloni privata e una pubblica, ma c'è una Meloni che dice sempre le cose con chiarezza e lealtà e che consente all'Italia di essere ascoltata". La verità è che l'Italia è "al fianco dell'Ucraina, cerchiamo una pace giusta in linea con il diritto internazionale e siamo pronti a fare le nostre proposte che confronteremo anche con il Parlamento, quando dovessero esserci i margini per quella pace giusta".
Rivedremo la norma sulle pensioni dei medici"
Per quello che riguarda l'articolo 33 della manovra, che coinvolge anche alcuni medici, "come è stato chiarito in più sedi si tratta di una misura che interviene su un particolare regime pensionistico di una parte di dipendenti pubblici, rispetto alla quale era stata evidenziata da più parti l'esistenza di un trattamento che era disomogeneo tra dipendenti e anche disomogeneo tra gli stessi medici".
Su questa linea, prosegue Meloni rispondendo al Partito Democratico, "ci sono espresse anche economisti non sospettabili di essere dei sostenitori del governo, ma in ogni caso rivedremo la norma sulle pensioni dei medici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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