Da Prodi ai boss pentiti: chi è Luigi Li Gotti, l'avvocato dietro le accuse a Meloni

L'ex sottosegretario alla Giustizia ha presentato denuncia contro il governo alla procura di Roma per il caso di Osama Almasri

Da Prodi ai boss pentiti: chi è Luigi Li Gotti, l'avvocato dietro le accuse a Meloni
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Giorgia Meloni è indagata dalla procura di Roma per favoreggiamento e peculato, in relazione al caso del rimpatrio del cittadino libico Almasri. Lo ha confermato il primo ministro in un video postato sui suoi profili social in cui evidenzia che l'avviso di garanzia sarebbe stato emesso a seguito di una denuncia che è stata presentata dall'avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra di professione avvocato. "Molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi", la sottolineatura della Meloni. "Io ho fatto una denuncia ipotizzando dei reati e ora come atto dovuto, non è certo un fatto anomalo, la Procura di Roma ha iscritto nel registro la premier e i ministri" ha confermato Luigi Li Gotti all'Ansa: "Ora la Procura dovrà fare le sue valutazioni e decidere come proseguire, se individuare altre fattispecie o inviare tutto al tribunale dei Ministri. Io mi sono limitato a presentare una denuncia". Intervistato dal Tg1, l'avvocato ha aggiunto: "Non mi andava di essere preso in giro, perchè ritenevo un fatto gravissimo che venisse scarcerato un uomo che si era, secondo l'accusa, macchiato anche di assassinio, un boia".

Entrando nel dettaglio, lo scorso 23 gennaio - due giorni dopo la liberazione di Almasri - l’avvocato Luigi Li Gotti ha denunciato la Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti Alfredo Mantovano per i già citati reati di favoreggiamento personale e peculato. Nella denuncia si chiede che vengano “svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici del suddetto Osama Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”. Inoltre, l’avvocato ha ricordato che secondo il reato di favoreggiamento personale (art. 378 co.1 cod.pen.) “chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti, è punito con la reclusione fino a quattro anni”. Ma chi è Luigi Li Gotti?

Chi è Luigi Li Gotti

Nato a Mesoraca, provincia di Crotone, il 23 maggio del 1947, Luigi Li Gotti vanta un discreto passato politico e in veste di avvocato ha partecipato ad alcuni dei processi più noti della storia italiana. In occasione della strage di Piazza Fontana fu avvocato di parte civile, mentre nel processo Aldo Moro rappresentò i familiari del maresciallo Oreste Leonardi. E ancora la tutela dei familiari del commissario Luigi Calabresi in un lungo iter processuale, il processo per i fatti della Diaz a Genova e quelli per le stragi di Capaci, via D’Amelio e degli Uffizi, il processo per l’omicidio di Don Pessina, il processo Aemilia e quelli legati al clan Casamonica e alla Consip. Per quanto concerne i processi di mafia, Li Gotti è conosciuto per essere stato difensore di noti pentiti come Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Giovanni Brusca, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo.

Per quanto riguarda l’attività politica, Luigi Li Gotti iniziò nelle organizzazioni giovanili del Msi. Dopo trent’anni di militanza a destra, nel 1998 lasciò Alleanza Nazionale per scegliere l’Italia dei Valori, diventando il responsabile della Giustizia. Il 17 maggio del 2006 venne nominato sottosegretario alla Giustizia con delega agli affari penali, al personale e alla organizzazione giudiziaria del governo di sinistra guidato da Romano Prodi. Secondo quanto affermato ai microfoni del Tg1 l'unico legame con il Professore è che "sono stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi 2 dal 2006 al 2008".

Alle elezioni politiche del 2008 l’elezione a senatore nelle file dell’IdV. Dieci disegni sono stati convertiti in legge: tra gli altri quelli su banca dati DNA, stalking, terrorismo internazionale, corruzione internazionale e terrorismo nucleare.

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