Caos sulla legge di stabilità. Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul testo approvato dalla Commissione, incurante delle critiche delle opposizioni che avevano offerto di ritirare quasi tutti gli emendamenti nel caso in cui l'esecutivo avesse evitato di porre la fiducia. "Se ci fosse stato dai gruppi di opposizione un ragionamento di riduzione volontaria degli emendamenti, avremmo potuto fare una discussione in aula mentre invece questo ritiro è stato condizionato alla denuncia di presunte illegittimità definite marchette o schifezze quando invece si tratta di emendamenti legittimamente approvati dalla commissione secondo le procedure vigenti. Non esistono, perciò, le condizioni per una modifica di atteggiamento rispetto al porre la questione di fiducia", ha dichiarato il ministro per i Rapporti col Parlamento, Dario Franceschini.
I Comuni sono in rivolta.L'Anci ha chiesto un incontro a Giorgio Napolitano "per manifestare nel modo più formale ed autorevole il profondo disagio di migliaia di sindaci e amministratori locali".
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