"L'Italia non rispetta Schengen". Ma Di Cesare tace sulla Germania e la Francia blindate

Tentativo di "delazione" social naufragato per la filosofa, che sui social denuncia ipotetiche violazioni di Schengen dell'Italia: il confine con la Slovenia, come comunicato, è stato chiuso mesi fa

"L'Italia non rispetta Schengen". Ma Di Cesare tace sulla Germania e la Francia blindate
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Il doppiopesismo di sinistra colpisce ancora. Qualunque cosa faccia questo governo, per intellettuali e ben pensanti della gauche, dev'essere motivo di critica, nonostante le stesse misure vengano assunte, anche in maniera più rigida, da governi socialisti di altri Paesi. Ne ha dato dimostrazione la filosofa Donatella Di Cesare, docente presso l'università La Sapienza di Roma, che nei giorni scorsi si è recata oltre confine, a Pola, per un convegno incentrato sul suo ultimo libro "Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione". Ha viaggiato in macchina, valicando via terra il confine tra l'Italia e la Slovenia, per poi arrivare in Croazia. Al suo rientro, davanti alle forze dell'ordine schierate lungo il confine per eseguire i controlli in ingresso, ha criticato l'operato del governo Meloni.

"È facile uscire dall’Italia per andare in Slovenia, Croazia e verso il sud-est. Ben altra cosa è la via inversa, perché è la rotta balcanica dei migranti", spiega Di Cesare ai suoi seguaci su Facebook che, a onor del vero, pare non appoggino in maniera massiccia la sua sortita, visti i pochi like e gli ancora meno commenti (zero). "L’Italia non rispetta Schengen e subito dopo la frontiera, ufficialmente aperta, c’è un controllo di polizia con termocamere e tutto quello che serve a stanare i 'clandestini'", scrive ancora la filosofa. In realtà, la frontiera tra Italia e Slovenia non è "ufficialmente aperta", e l'Italia non è vero che non sta rispettando Schengen.

Come comunicato ampiamente nei mesi precedenti, il confine italo-sloveno è stato chiuso e Schengen è stato ufficialmente sospeso per garantire la sicurezza nazionale. Il tentativo di "delazione" social da parte di Di Cesare è naufragato in una ovvietà ma da parte della filosofa non ci sono state rimostranze quando la Germania, che lei ha frequentato anche di recente, ha chiuso qualunque confine dai Paesi Bassi alla Polonia, da ovest a est. E i respingimenti sono all'ordine del giorno sul confine tedesco, dove i controlli sono molto più stringenti.

E non si leggono, da parte di Di Cesare, lamentele per quanto fa la Francia, altro Paese da lei frequentato in tempi recenti, sul confine con Ventimiglia. Lì sì che Schengen è stato violato per anni, senza comunicazioni ufficiali, con controlli in ingresso e respingimenti in Italia.

Il dubbio che la sortita di Di Cesare sia solo figlia del fatto che al governo italiano ci sia una maggioranza di centrodestra, contrariamente alla Germania, dove governano i socialisti, e alla Francia di Macron, sorge. Il comportamento dell'Italia è in linea con quanto stanno facendo tutti i Paesi europei per proteggere i propri confini da incursioni di terroristi, per la tutela della sicurezza dell'Europa.

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