“Litigio con Meloni? Tutte balle”. Giorgetti smentisce il racconto della sinistra

Il ministro dell'Economia ridimensiona i presunti litigi con il premier: "Naturalmente sono tutte balle". Poi accusa l'Ue: "Singolare l'urgenza di spendere per la difesa"

“Litigio con Meloni? Tutte balle”. Giorgetti smentisce il racconto della sinistra
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Uno schiaffo alle nuove politiche targate Unione europea e una stoccata ai giornali progressisti italiani, complici di difendere e diffondere una narrazione tanto suggestiva quanto irrealistica. L'intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ad Ancona, all'evento organizzato dalla Lega, viaggia su questo doppio binario. Nel primo caso l’esponente del Carroccio attacca questa nuova esigenza di spendere “valangate di miliardi per la difesa”. Poi, a stretto giro, derubrica le indiscrezioni di un presunto litigio con Giorgia Meloni a semplici “balle”.

"Dicono che io avrei litigato" con la premier Meloni "sulle spese per la difesa. Naturalmente sono tutte balle. Ma se i giornalisti decidono che è così è inutile che smentisci", esordisce senza tanti giri di parole il ministro leghista. Il riferimento, più o meno velato, è ad alcuni retroscena apparsi tra le righe dei giornali progressisti italiani e diffusi dal carrozzone della gauche mediatica. In questi articoli si raccontava una presunta lite accesa tra Giorgetti stesso e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’oggetto del contendere, sempre secondo questa narrazione, il riarmo europeo. A ben vedere, infatti, la notizia era stata più volte smentita perfino da Palazzo Chigi.

Da qui, il ministro delle Finanze ribadisce poi il no a rialzi del debito per finanziare la spesa per la difesa Ue. In primis, spiega, "non è possibile che noi, che stiamo facendo una fatica tremenda per ridurre il fardello enorme del nostro debito, che siamo limitati rispetto a fare delle cose fondamentali per il popolo italiano, adesso troviamo 10-20-30 miliardi per finanziare le armi”.

“Che improvvisamente si scopra che si devono spendere valangate di miliardi facendo debiti per la difesa è singolare, visto che la guerra in Ucraina c'è da tre anni", ha aggiunto il leghista tornando nel merito della questione. Senza dimenticarsi di attaccare direttamente la Germania e il suo opportunismo politico ma soprattutto economico.

"Hanno detto che la Germania deve riarmarsi. Naturalmente questo a qualcuno dovrebbe in qualche modo....", ha osservato sarcasticamente, fra gli applausi del pubblico che prima aveva assistito all’intervento del segretario Matteo Salvini.

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