"Se innocente, perché si nasconde?". È scontro tra l'Ungheria e Ilaria Salis

L'esponente del governo Kovac accusa Salis di andare in tv a parlare di scappare dal tribunale ungherese con l'immunità parlamentare. L'ex insegnante: "Non c'è Stato di diritto"

L'immagine generata con l'intelligenza artificiale pubblicata da Zoltan Kovacs
L'immagine generata con l'intelligenza artificiale pubblicata da Zoltan Kovacs
00:00 00:00

Nella serata di domenica 9 febbraio, Ilaria Salis è andata in tv da Fabio Fazio a raccontare la sua versione sui ben noti fatti del Giorno dell'Onore a Budapest. L'europarlamentare, eletta con Avs per ottenere la scarcerazione, ha ribadito di essere stata "incastrata" dalla polizia ungherese, che dopo averla posta in stato di fermo, averla fatta scendere dal taxi e ammanettata, le avrebbe infilato un bastone telescopico nel borsello che lei portava a tracolla. Questa è la versione raccontata da Salis per promuovere il libro scritto per Feltrinelli, un'accusa formale nei confronti dell'Ungheria con la quale l'ex insegnante cerca di dimostrare la sua innocenza. In conseguenza di queste dichiarazioni, e di quello che sembra essere il tour promozionale per la promozione, è arrivata la replica da Budapest, con conseguente risposta di Salis, che ora dagli scranni di Bruxelles si sente (e attualmente è) intoccabile.

Zoltan Kovacs, segretario di Stato per la comunicazione internazionale, portavoce internazionale e capo dell'ufficio di Gabinetto del primo ministro in Ungheria, ha risposto all'annuncio di Salis della sua presenza in tv con una foto creata con l'Intelligenza artificiale che ritrae Salis dietro le sbarre e ammanettata. "Dovresti essere qui, non in tv", ha scritto Kovacs ieri sera. In Ungheria, l'europarlamentare è accusata di aver preso parte al pestaggio di alcuni manifestanti di destra durante il Giorno dell'Onore a febbraio 2023 e il processo è attualmente sospeso (non cancellato) in attesa che Salis termini il suo mandato. Ma nel caso in cui il parlamento dovesse revocarle l'immunità, cosa che lei spera non accada mai e contro la quale si sta battendo come se fosse questo il suo unico compito a Bruxelles, il processo riprenderebbe.

"Tale signore, in preda a un’evidente frustrazione, si esprime in questi termini nei confronti di una cittadina italiana ed europea, di una deputata del Parlamento Europeo", scrive Salis, cercando in qualche modo di farsi scudo della sua posizione privilegiata. Nella sua replica a Kovac, l'ex insegnante sostiene che con quelle parole l'esponente del governo ungherese esprimeva il pensiero secondo il quale lei non dovrebbe "poter parlare in televisione ma stare in prigione. Ancora. Lì dove ho già trascorso, da innocente, 15 mesi in via cautelare. Rinchiusa e trattata come un animale". Sostiene il concetto che in uno Stato di diritto "nessuno può essere dichiarato colpevole prima di un verdetto della magistratura" ma, dice, "in Ungheria, come ampiamente dimostrato, questo principio elementare appare del tutto estraneo al governo".

A queste parole ha replicato Kovac, che in un secondo post pubblicato su X si rivolge ancora a Salis: "Se sei innocente, perché ti nascondi dietro la tua immunità da europarlamentare? Invece di fare la vittima, dovresti affrontare la giustizia come chiunque altro".

Quindi, l'ungherese conclude il suo messaggio con un invito all'esponente della sinistra: "Risparmiaci le prediche sulla democrazia, l'Ungheria sostiene lo Stato di diritto e nessun melodramma cambierà i fatti". Salis tornerà a rispondere?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica