Elly Schlein prova a prendersi la scena con una conferenza stampa alla sede della Stampa Estera a Roma, ma è una frase di Giuseppe Conte (nella foto) a far scoppiare un altro caso nel campo largo.
Il leader grillino parla da Vibo Valentia, in Calabria. «Veramente sono stufo di leggere che il M5s vuole prendere un punto in più del Pd. Oggi, dalla Calabria, annuncio che se alle Europee supereremo il Pd non farò valere questo come motivo di leadership nei confronti del Pd. Quindi si rilassino d'ora in poi», dice Conte all’emittente locale Radio Onda Verde.
Tra le macerie del campo largo si scatenano le speculazioni. Nel Pd ci si chiede se si tratti di una semplice provocazione. Di un nuovo sgarbo a Schlein in queste settimane di tensioni. Oppure se le parole di Conte siano funzionali a rendere esplicita la competizione con il Pd. A inaugurare la corsa delle europee. Quel che è certo è che l’ex premier continua a creare scompiglio tra i dirigenti dem. Tanto che nel quartier generale del Movimento si affrettano a correre ai ripari, ma senza smentire di netto le frasi del presidente dei pentastellati. Dalle parti del M5s limano, precisano. Fanno le finte a Schlein. In ambienti grillini la dichiarazione viene interpretata non come la rivendicazione dell’obiettivo del sorpasso ai danni del Pd.
Conte infatti ha un orizzonte più ampio rispetto alle europee. Per Conte la leadership del campo largo non è questione di aritmetica e non sarà decisa dal risultato delle europee. L’ex premier ha ancora tre anni di tempo, fino alla fine della legislatura, per imporsi come capo dei progressisti, al netto di chi prenderà un voto in più.
Intanto Conte annuncia «un’iniziativa denuncia» sul presunto allentamento dei controlli sul Pnrr e cavalca il no al Ponte sullo Stretto. L’ex premier a Messina incontra alcuni cittadini e va all’attacco: «Il Ponte è una follia, un progetto avventato e non ha pubblica utilità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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