Mediaset, i giudici in camera di consiglio: sentenza entro venerdì

Le toghe vogliono accorciare i tempi dell’Appello ed evitare la prescrizione

Sono entrati in camera di consiglio i giudici della prima sezione del tribunale di Milano che devono giudicare Silvio Berlusconi e altri dodici imputati, tra cui il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, per la vicenda dei diritti cinematografici acquistati dalle televisioni del Cavaliere. Per Berlusconi, accusato di frode fiscale, il pubblico ministero Fabio De Pasquale ha chiesto la condanna a tre anni e otto mesi di carcere.

L'ultima udienza è stata dedicata alla arringa dei difensori di Confalonieri, Alessio Lanzi e Vittorio Virga. Secondo i due legali, non é affatto vero che - come sostiene la Procura - il costo dei diritti dei film hollywoodiani sia stato sistematicamente gonfiato, mentre invece il prezzo era "il congruo, giusto prezzo che rispetta il valore effettivo". E comunque, hanno detto, non c'é nulla che leghi personalmente Confalonieri alle operazioni di acquisto dei diritti.

Il tribunale non ha dato indicazioni precise sul termine della camera di consiglio: "Pensiamo giovedì o venerdì", ha detto il presidente Edoardo d'Avossa.

È probabile che i giudici - che si ritirano in conclave in una caserma dei carabinieri adiacente al palazzo di giustizia - scrivano non solo la sentenza ma anche le sue motivazioni, per accorciare i tempi del processo d'appello e evitare la prescrizione dei reati.

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