Meloni sigla un patto con le aziende: "Imprese a misura di mamma e bimbo"

La premier è intervenuta oggi sul codice di autodisciplina di ingresso a favore della maternità: "Una vera e propria alleanza tra Istituzioni e aziende"

Meloni sigla un patto con le aziende: "Imprese a misura di mamma e bimbo"
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"Oggi il governo vi propone di sottoscrivere un patto, perché la sfida demografica coinvolge tutti e ha bisogno di tutti. È una sfida per il futuro dell'Italia, è una sfida per la libertà, in particolare delle donne”. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuto con un videomessaggio alla presentazione del codice di autodisciplina di ingresso a favore della maternità dal titolo La maternità (non) è un'impresa.

Si tratta di un codice sottoscritto da un centinaio di aziende come Acea, Amazon, Autostrade per l'Italia, Coca Cola Hbc Italia, Enel, Leonardo, Lottamatica e Tim presentato oggi dalla ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, insieme al ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. “Purtroppo, sono ancora troppe le donne costrette a dimettersi dal lavoro dopo essere diventate mamme”, aggiunge il premier riferendosi alle mamme lavoratrici che la propria carriera ostacolata“da un sistema che non riconosce il valore di quello che fanno” oppure che rinunciano ad avere un figlio “perché vivono questa scelta come una scelta alternativa alla realizzazione professionale”. Secondo la Meloni, il documento sottoscritto nel corso dell'iniziativa organizzata dalla ministra Eugenia Roccella rappresenta "una vera e propria alleanza tra Istituzioni e aziende per un'impresa a misura di mamma e a misura di bambino”. Investire nella natalità è necessario per invertire il trend demografico e, secondo il premier, significa “scommettere su noi stessi”. La Meloni non ha dubbi:“Senza figli avremo un'Italia più povera, sarà a rischio la sostenibilità del nostro welfare e verrà meno quella staffetta generazionale sulla quale si fonda la capacità di portare nel futuro la nostra identità di popolo".

Ovviamente,“il governo da solo non può farcela”, dice la Meloni che chiede l'aiuto degli imprenditori. La denatalità è un problema che tocca tutta l'Europa e non solo l’Italia, ma nel nostro Paese“per decenni – è il ragionamento della Meloni - c'è stata molta disattenzione nei confronti della famiglia". Se all’estero “si correva ai ripari, da noi parlare di sostegno alla natalità sembrava quasi essere un tabù”, sostiene il presidente del Consiglio che rivendica di aver “messo la famiglia e la natalità al centro della agenda di governo”. La Meloni ricorda che, nonostante la scarsità di risorse a disposizione, il governo ha stanziato oltre due miliardi e mezzo di euro in provvedimenti a favore della famiglia. “Chiaramente non è sufficiente, lo sappiamo bene, però la direzione tracciata, è chiara e disegna una visione", ha concluso il premier che ha ricordato il potenziamento del congedo parentale e la decontribuzione delle mamme lavoratrici tra le misure messe in campo.

Secondo il ministro Eugenia Roccella si tratta di un'alleanza che nasce "a partire dalla responsabilità sociale dell'impresa e alla sussidiarietà, in cui noi crediamo, perché noi non siamo dirigisti". Il ministro ha, poi, ricordatto i punti principali di questo codice. In primis il rientro delle donne dalla maternità"perché abbiamo ancora un tasso troppo elevato di donne che si dimettono, in particolare dopo il secondo figlio ma anche dopo il primo", mentre il secondo punto riguarda i bisogni di salute, ossia "la prevenzione o gli screening per la fertilità". Infine, vi è la possibilità di arrivare ad una valutazione del lavoro "non solo in base alla presenza ma agli obiettivi raggiunti anche se non sei presente" e, pertanto, sono previste "varie forme di flessibilità e di conciliazione che non si basino soltanto sull'essere presenti". Roccella, infine, ha ricordato l'esempio delle aziende che si occupano di prodotti per l'infanzia, "le più sensibili al calo della natalità". La Roccella ha messo in evidenza "molte buone pratiche" come "il servizio lavanderia, il servizio di asporto della cena per cui tu quando torni a casa puoi avere già la cena pronta. Bisogna essere anche creativi". Il ministro, intervenendo alla trasmissione Agenda su Sky Tg24, ha poi ricordato come il governo abbia diminuito dal 22% al 5%, l'Iva sui prodotti per la prima infanzia ed anche per i prodotti sanitari femminili, e che oggi è sì risalita, ma al 10% e, quindi, "comunque c'è stato un dimezzamento". La Roccella, infine, ha punzecchiato l'opposizione: "La sinistra non ha digerito il fatto che che la prima donna alla guida di questo Paese sia una donna di destra.

Che il grande obiettivo del movimento delle donne che era quello di rompere il soffitto di cristallo, che non c'è soffitto di cristallo più alto di questo oltre alla presidenza della Repubblica, è stato raggiunto da una donna di destra. Alla guida di un partito fondato da lei, con una storia ineccepibile di autonomia, di libertà e di capacità personale, senza aiuti, senza quote, senza aiuti alle spalle".

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