"L'Italia non dimentica". Il ricordo per i caduti di Nassiriya

Il presidente del Consiglio ricorda l'attacco terroristico alla base italiana Maestrale di Nassiriya, durante il quale morirono 28 persone, di cui 19 italiani

"L'Italia non dimentica". Il ricordo per i caduti di Nassiriya
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Oggi, 12 novembre, ricorre l’anniversario della strage di Nassiriya. 21 anni fa, in Iraq, si consumava una delle più brutte pagine della storia dell’Italia repubblicana, nella quale persero la vita 28 uomini, 19 dei quali italiani. A più di vent’anni di distanza, però, il ricordo – grazie anche al lavoro della società e della politica - è ancora molto vivo. Questa mattina, come lo scorso anno, anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto ricordare queste terribile strage con un messaggio tanto riflessivo quanto sentito.

“Nella Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l’Italia rende omaggio ai 19 italiani che 21 anni fa, il 12 novembre 2003, rimasero uccisi nella strage di Nassiriya”, esordisce Meloni sul suo profilo social. Poi aggiunge: “Un tremendo attentato che rimarrà sempre scolpito nella nostra mente”. Una ricostruzione che, purtroppo, non si allontana dalla realtà di 21 anni fa quando il 12 Novembre 2003, durante la missione in Iraq, un camion cisterna pieno di esplosivo guidato da due kamikaze, saltò in aria davanti alla base militare italiana. Il bilancio fa ancora rabbrividire: 28 morti, di cui 19 italiani, e ben 58 feriti.

Nel suo messaggio Meloni rivolge lo sguardo verso il futuro e ringrazia a nome del governo italiano “gli uomini e le donne delle Forze Armate”. “In questo giorno di ricordo e commozione – scrive il primo ministro - la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il Governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore per la Patria.”.

Con un messaggio di speranza finale: “L’Italia – conclude – non dimentica”.

L’ennesima dimostrazione di come onorare questa ricorrenza e, allo stesso tempo, ricordare quello che rimane il più grave attentato che le Forze Armate italiane abbiano avuto dalla fine della seconda guerra mondiale, impegnate in una complessa ed articolata operazione di pace.

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