Torna il pressing delle Ong: due navi verso l'Italia

Rise Above verso Gioia Tauro e Sea-Eye a Livorno: due delle navi Ong operanti nel Mediterrano verso l'Italia con circa 90 migranti a bordo

Torna il pressing delle Ong: due navi verso l'Italia

Nell'ultima settimana, davanti alle coste libiche hanno operato tre navi delle Ong: Rise Above, Sea-Eye e Life Support. Meno di 100 i migranti che sono stati recuperati da due delle imbarcazioni, che in queste ore stanno lasciando le acque internazionali davanti al Paese africano per dirigersi verso l'Europa. Rise Above ha già ottenuto lo sbarco in un porto italiano, in particolare quello di Gioia Tauro. Questa è la stessa nave che a noembre, mentre era in corso il braccio di ferro tra il governo e le altre navi Ong, ottenne rapidamente il porto di Reggio Calabria. La Sea-Eye, invece, ha ottenuto il porto di Livorno e viaggia con 63 migranti a bordo.

Rise Above sta viaggiando con a bordo 27 migranti di presunta origine siriana, che sono stati trovati a bordo di un barcone dall'equipaggio della piccola imbarcazione battente bandiera tedesca. Il resoconto è stato fornito dalla stessa Ong attraverso i suoi profili social. Questa operazione è stata utilizzata dalla stessa Ong della Rise Above, la Mission Lifeline, per chiedere finanziamenti, come si legge in un tweet correlato che compare sotto quello in cui si dà conto di quanto fatto per portare a bordo le 27 persone.

"Aiutaci ad essere in grado di aiutare con la tua donazione", scrive l'organizzazione, inserendo il link per effettuare il versamento a suo favore. È curioso osservare che in questi giorni sembra essere iniziata una corsa alla richiesta di fondi sui social da parte delle Ong, che quasi in contemporanea hanno pubblicato post in cui chiedono di essere sovvenzionate. La Ong Humanity Sos, proprietaria della nave Humanity 1, ha pubblicamente dichiarato che una missione in mare ha un costo di circa 280mila euro, chiedendo di essere finanziata per tornare in mare quanto prima.

Anche la Sea-Eye due giorni fa ha chiesto di essere finanziata, facendo leva sulle solite e strumentali accuse rivolte all'Unione europea: "Mentre gli Stati dell'Ue continuano a fare affidamento sull'isolamento e non si fermano davanti a nulla, ci troviamo sulla via di fuga più mortale al mondo. La prossima missione non è stata ancora finanziata. Puoi cambiarlo con la tua donanzione".

A bordo della Sea-Eye viaggiano poco più di 60 persone, portate a bordo in un'operazione compiuta venerdì sera. Le persone individuate nel corso di quell'intervento, come dichiarato dalla stessa Ong, non si trovavano a bordo di una imbarcazione in immediato pericolo ma su un gommone da loro considerato non idoneo alla navigazione. Il Viminale le ha assegnato Livorno come porto sicuro.

Nel frattempo, davanti alle coste libiche rimane la Life Support di Emergency, che per quanto si sa non ha ancora intercettato nessun migrante, in attesa che torni in mare la Ocean Viking, che pare essere pronta a riprendere la rotta verso il Mediterraneo centrale.

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