Siamo uno Stato incapace di gestire case, palazzi, caserme, fabbricati rurali e opere destinate al culto. La Ragioneria Generale ha stimato che questo patrimomio cresce di valore: valeva 128 miliardi nel 2008, ne vale 281 nel 2012. In base a quanto scrive oggi Repubblica, ogni anno lo Stato espende un miliardo di euro per pagare gli affitti di sedi e uffici. Un altro problema è che le amministrazioni non registrano i loro possedimenti e quindi è difficile - anche se si volesse - operare una spending review. Il 40% delle pubbliche amministrazioni non ha ancora registrato i propri beni, il governo lo ha fatto solo per un 10% e lo stesso Demonio ha omesso di dichiarare le proprie proprietà.
Alcune stime indicano che il valore immobiliare pubblico si aggiri intorno a i 400 miliardi. Il commissario Cottarelli ha annunciato - e auspicato - una riduzione del 92,7% da un miliardo di spesa per affitti a 80 milioni. Rimarranno solo parole?
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