Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
In questi giorni abbiamo sentito parlare tanto di Silvio Berlusconi, la sua perdita ha lasciato un vuoto. Dentro ognuno di noi. Lo ha lasciato a chi lo ha amato e anche a chi lo ha combattuto, perseguitato. Quasi odiato. Con chi se la prenderanno adesso? Chissà... Silvio Berlusconi ha fatto l’Italia. Ha diviso le epoche, ha creato un prima e un dopo. Ha portato il colore, non solo in Tv con Mediaset ma anche in politica. Rivoluzionandola la politica. Un genio, un innovatore, un illuminato. Dobbiamo a lui il centrodestra unito, il bipolarismo. Il gusto della libertà. Sì, passata anche attraverso i Puffi, Drive In, Bim bum bam, le soap americane. Silvio Berlusconi era, anzi è e resterà unico. Può sembrare sconto, banale ma è un dato di fatto.
In questa puntata avremmo potuto parlare dei suoi detrattori che, fino alla fine, non si sono risparmiati con titoli disgustosi e commenti inopportuni. Avremmo potuto parlare delle polemiche sul lutto di Stato sollevate da Rosy Bindi e qualche altro lacchè, dell’assenza di Giuseppe Conte ai funerali (ma anche chi se ne frega), di Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena che ha deciso di non esporre le bandiere a mezz’asta e invece no. Non vi racconteremo nemmeno le sue prodezze in politica o come imprenditore (non basterebbe una stagione) ma vi racconteremo, invece, solo una storia. Una storia che racchiude tutto, che ci dice chi è stato davvero Silvio Berlusconi. Racchiude la forza, la gentilezza, la generosità di un uomo che si è sempre dato. Per tutti. In tanti gli devono qualcosa e c’è chi gli deve la vita.
Era il 28 febbraio del 97 quando Andrea Carloni al tempo sedicenne, tifoso milanista sfegatato, a causa di un incidente stradale, entrò in coma. Irreversibile. Così il padre pensò bene di chiedere a Silvio Berlusconi una preghiera, una cortesia: incidere un nastro da fare ascoltare a suo figlio Andrea in loop durante la sua degenza in ospedale con la speranza che si svegliasse. Berlusconi non si risparmiò e, nonostante tutti gli impegni, incise quell’audio di ben 15 minuti.
*ASCOLTA IL PODCAST E LE PAROLE DI INCORAGGIAMENTO DI SILVIO BERLUSCONI INCISE SU UN NASTRO*
Il ragazzo si svegliò e i giornali titolarono Il miracolo di Berlusconi e noi oggi vogliamo ricordarlo. Vogliamo ricordare a tutti chi fosse Silvio Berlusconi. Ci ha fatto sperare, credere. Fino alla fine ci ha dato un grande esempio di forza. Un grande insegnamento. Non solo a noi giovani, ma anche agli anziani, ai malati. Si può reagire, si deve reagire.
“Forza, svegliati” ripeteva Berlusconi ad Andrea, un inno alla vita, un incoraggiamento a viverla la vita. Tutta. A pieno. Vivere sempre. Ogni giorno come se fosse l’ultimo. Mi consenta di ringraziarla Presidente. Stia certo, noi non la dimenticheremo. Mai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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