"Mobilitazione generale". La sinistra sfrutta la morte del bracciante di Latina a fini elettorali

Il campo largo composto da Pd-M5s-Avs, presente in molti dei ballottaggi anche nel Centro Italia, si appresta a partecipare alla manifestazione in ricordo di Satnam Singh in chiave anti-centrodestra

"Mobilitazione generale". La sinistra sfrutta la morte del bracciante di Latina a fini elettorali
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Una passerella in piena regola. In piena chiusura della campagna per i ballottaggi delle Comunali (che si terranno in moltissime località del Centro Italia) Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra chiamano a raccolta "in zona Cesarini" i propri militanti a ritrovarsi a Latina domani pomeriggio - giornata di silenzio elettorale in vista del secondo turno delle amministrative - per partecipare alla manifestazione organizzata dalla Cgil a seguito della tragica morte del bracciante indiano 31enne Satnam Singh. L'annuncio era arrivato in mattinata per prima da parte dalla federazione provinciale del Pd latinense in concomitanza con lo sciopero nel settore agricolo proclamato dallo stesso sindacato guidato da Landini. "Una manifestazione per chiedere dignità, legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché misure più efficaci e continuative di contrasto al caporalato e a ogni forma di schiavitù", ha dichiarato il segretario provinciale dem, Omar Sarubbo, annunciando l'adesione del partito all'iniziativa.

Poi, la conferma è arrivata ufficialmente anche a livello nazionale: l'obiettivo del centrosinistra è quello di arrivare a una mobilitazione generale dei dem per partecipare in massa, dai dirigenti nazionali e i parlamentari fino agli esponenti locali, consiglieri regionali e comunali alla manifestazione di sabato 22 alle ore 17 nel capoluogo pontino, in piazza della Libertà. Secondo la segretaria Elly Schlein, quanto accaduto a Latina "non è stato un incidente sul lavoro": il bracciante indiano "è stato ucciso dallo sfruttamento e dalla disumanità e noi non lo possiamo accettare, parteciperemo alla manifestazione di sabato". Non solo, ma la leader del Pd ha anche parlato espressamente di "un presidio permanente" per "bonificare il territorio di Latina dal caporalato, dallo sfruttamento e dalle infiltrazioni della criminalità organizzata". Che sia trattata di una battuta volontaria o meno, la Schlein è riuscita anche in questa circostanza a legare (indirettamente?) questo evento drammatico con il filone del fascismo utilizzando proprio il termine "bonifica" associata al territorio dell'Agro pontino. Quasi ormai un riflesso pavloviano.

Sullo stesso piano si pongono i 5 Stelle. Il coordinatore regionale del Lazio, Carlo Colizza, annuncia che anche i grillini saranno presenti in piazza "per affermare il nostro impegno politico in Regione con azioni concrete per la sicurezza sul lavoro e per il contrasto al caporalato". E, a tal proposito, ne approfitta per attaccare la giunta di centrodestra guidata da Francesco Rocca per non avere risposto a una loro interrogazione su un progetto finanziato con i fondi europei proprio a Latina spiegando il tutto con la "disattenzione" del governo presieduto da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia.

Soltanto tra ventiquattro ore si capirà se la strumentalizzazione propagandistica del "campo largo" potrà raggiungere vette ulteriormente più alte nella polemica politica contro l'esecutivo laziale e di Palazzo Chigi nel commerare la scomparsa del giovane bracciante. Ma già in queste ore, quando si stanno per installare le cabine dei seggi in centinaia di comuni, lo sfruttamento della vicenda a meri scopi elettorali è già ampiamente in atto.

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