
Il partito islamico di Monfalcone vale meno del 3%. Nulla, in pratica, se confrontato al numero di stranieri, soprattutto provenienti dal Bangladesh, che popolano la città (oltre il 30%) molti dei quali hanno la cittadinanza italiana. Gran cassa mediatica sul movimento, legato all’onnipresente Aboubakar Soumahoro, da parte dei giornali di sinistra che lo opponevano al sindaco uscente ed europarlamentare con oltre 42mila preferenze, Anna Maria Cisint. Quella che, da parte di una certa stampa, era dipinta come una pasdaran, un’estremista, una prevaricatrice che proibiva agli altri di pregare come meglio credevano. Salvo poi ottenere la conferma del proprio operato da parte del Consiglio di Stato e che le forze dell’ordine trovassero, proprio come aveva predetto il sindaco, aspiranti estremisti nella sua città. Perché alla fine il risultato di Monfalcone - dove il candidato di centrodestra, Luca Fasan, ha ottenuto oltre il 70% dei voti - certifica il fallimento di una sinistra sempre più lontana dalla realtà e, quindi, dai cittadini. Una sinistra che è sempre più rivolta ai problemi delle minoranze, vere o presunte, e quasi mai a quelle degli elettori. Che infatti la puniscono, con un certo piacere. Anche perché la Cisint, che è stata la vera animatrice di questa campagna elettorale, ha puntato il proprio operato su sicurezza e ordine cittadino ottenendo, con la sua lista, oltre il 25% dei consensi.
"La lista islamica la rimandiamo al mittente, anche se apre un tema importante, quello dell'islamizzazione che ormai è una realtà e che io combatto insieme ad altri perché soltanto così noi come città e come popolo potremo avere un futuro", ha detto all’Adnkronos la Cisint. Il tema resta, però. Perché è vero che, in questa occasione, il partito islamico di Bou Konate è stato ininfluente. Ma è altrettanto vero che movimenti di questo tipo, insieme alla visione del mondo che rappresentano, sono sempre più frequenti.
Monfalcone è stato un laboratorio, tanto per il mondo islamico, che da comunità può pensarsi partito, quanto per la politica. È l’inizio di una sfida, di una visione del mondo, che durerà molto. E che potrà vedere un solo vincitore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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