Morto Ottaviano Del Turco, l'ultimo segretario del Partito socialista

Ottaviano Del Turco, una vita trascorsa tra la Cgil e il Psi, è morto oggi all'età di 79 anni

Morto Ottaviano Del Turco, l'ultimo segretario del Partito socialista
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Sindacalista, ultimo segretario del Psi ed ex presidente di Regione. Ottaviano Del Turco è morto stanotte all’età di 79 anni. A darne notizia è stato il figlio Guido:"Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto. E grazie per avermi fatto stare accanto a te per 15 anni, quando il mare è andato in burrasca", ha scritto sui social.

Del Turco, classe 1944, originario di Collelongo, in provincia de L'Aquila, figlio di un partigiano, è stata una delle figure più importanti del socialismo italiano dal termine della Prima Repubblica fino al 2008. Inizia la sua carriera come sindacalista di area Psi all’interno della segreteria provinciale Fiom di Roma, la Federazione Impiegati Operai Metalmeccanici della Cgil di cui nel 1968 entra a far parte dell’ufficio di organizzazione centrale. Sempre nel ‘68, a seguito dell'unificazione con il Partito socialdemocratico, lascia il Psi dove rientrerà alcuni anni dopo.

Dalla Cgil al Psi

Nel 1983, poi, diventa segretario aggiunto della CGIL durante la segreteria di Luciano Lama. Nel 1987, durante il congresso del Psi a Rimini, è protagonista di un attacco polemico nei confronti della maggioranza craxiana del partito invocando una serie lotta alla corruzione. Nel 1992, lasciata la Cgil, sostituisce Giorgio Benvenuto alla guida del Psi, partito che, travolto dalle inchieste del Pool di Mani Pulite, si sfalda e cambia nome prima in S I (Socialisti Italiani) e poi SDI (Socialisti Democratici Italiani). Eletto alla Camera nel 1994 tra le fila del l'Alleanza dei Progressisti, poco dopo aderisce al Pds.

Gli ultimi anni di vita politica

Due anni dopo viene rieletto, stavolta in Senato, e dal 1996 al 2000 ricopre la carica di presidente della Commissione Antimafia, che lascia quando nasce il governo Amato di cui diventa ministro delle Finanze. Nel 2004 Del Turco viene eletto europarlamentare a Bruxelles, mentre l’anno successivo conduce il centrosinistra alla vittoria alle Regionali in Abruzzo, battendo con il 58% dei voti il presidente uscente Giovanni Pace. Nel 2007 porta lo Sdi ad aderire al progetto del Pd, partito di cui diventa membro della direzione nazionale. L’anno successivo è costretto a dimettersi da presidente di Regione dell'Abruzzo dopo essere stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione della sanità privata. Solo dopo aver trascorso 28 giorni in carcere, Del Turco ottiene i domiciliari. Nel 2013 viene condannato in primo grado per associazione a delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso. Due anni dopo, in Appello, ottiene l’assoluzione per corruzione e falso, ma viene condannato per associazione a delinquere e induzione indebita. Nel 2018 arriva la sentenza definitiva della Cassazione che lo condanna a 3 anni e 11 mesi di carcere.

I saluti di cordoglio

Commosso il cordoglio di Bobo Craxi: "Ottaviano Del Turco ci ha lasciato. Dopo anni di calvario sanitario e giudiziario si è spento nella sua casa di Collelongo. Una fine profondamente ingiusta e prematura di un uomo che nella sua vita ha servito le cause dei lavoratori, del socialismo italiano e ha rappresentato gli interessi della sua Regione e della nostra Nazione", ha aggiunto. E ancora:"Ci lascia il compagno con il quale abbiamo lottato assieme, abbiamo anche discusso dividendoci in un periodo drammatico della nostra storia, ci lascia l'amico con il quale abbiamo parlato di arte di musica, di Storia e non solo di politica e con cui assieme abbiamo passato diverse ore della nostra vita. Ci lascia un Socialista. Ottaviano è stato un Socialista di fede e di cuore. Sono vicino con dolore a Guido, a Cristina a tutta la famiglia ed ai compagni che gli hanno lenito le sofferenze in questi anni".

Anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e ha dichiarato:“Di lui porteremo il ricordo di come, prima da sindacalista poi ai vertici del Partito socialista, quindi in Parlamento e al governo, ha tracciato un solco importante della politica riformista".

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