Come ha preso Monti la mossa di Berlusconi di candidarlo alla guida di tutti i moderati (Pdl compreso)? Per ora nessuna risposta ufficiale, solo un "no comment". Anche se il silenzio, per alcuni, vale più di una risposta. Secondo diversi commentatori il presidente del Consiglio non intende concedere spazio (né credito) all'iniziativa del Cavaliere. Oggi giornata a Bruxelles per Monti, per i lavori del Consiglio europeo. Dall'entourage del capo del governo intanto trapela che sul suo futuro il premier "deciderà da solo e non prima delle dimissioni". Ancora qualche giorno, quindi, per soppesare ogni aspetto del suo (possibile) ingresso sulla scena politica, dopo aver valutato le indicazioni (e i consaigli) degli esperti su sondaggi, legge elettorale e raccolta delle firme.
In attesa di scoprire quale sarà la decisione di Monti, un primo (importante) risultato il Cavaliere l'ha già ottenuto: ha ricompattato il suo partito, gelando la fronda dei "montiani" che mal sopportavano i continui attacchi al Professore. A chi obiettava a Berlusconi di aver scaricato Monti ora il Cavaliere potrà rispondere: "Volete Monti, anch'io lo voglio". E se Monti non accetterà l'invito del Cav la colpa sarà solo sua.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto alla trasmissione "Una telefonata con...", su Canale 5, tiene a precisare: "Non sono diventato montiano: sono una persona alternativa alla sinistra che oggi appare vincente. Non posso escludere che per aggregare uno schieramento di moderati quella di Monti possa essere una figura vincente". Per Alemanno "Monti il suo lavoro l’ha fatto: il governo dei tecnici dipende da ministro a ministro. Monti è una persona di cultura liberal-cattolica, moderata, seria e affidabile". Al contrario "il governo tecnico ha deluso molti italiani e li ha fatti anche arrabbiare. Ma il governo tecnico si appoggiava a una maggioranza trasversale, dal Pd al Pdl, e quindi le riforme sono state paralizzate da questa contraddizione".
"Sono ottimista, credo che una persona come Monti sia il primo a rendersi conto di quanto ci sia ancora da fare. Bisogna focalizzarsi su poche fondamentali priorità e cercare di unire tutti verso queste priorità", ha detto Luca Montezemolo ad Agorà, su Rai Tre, in riferimento alla disponibilità di Monti a candidarsi premier. Al conduttore Andrea Vianello che gli chiedeva se, in questo caso, scenderà in campo, Montezemolo ha risposto: "Lo confermo".
Molto critico - come prevedibile - il giudizio di Pier Luigi Bersani nei confronti del Cavaliere: "Berlusconi non è tornato, ci prova soltanto, non vincerà", dice in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Sull’eventuale candidatura di Monti, per il segretario del Pd il premier "deve tenersi fuori dalla competizione elettorale". Ma "se dovesse decidere per una candidatura, noi la rispetteremo e segnaleremo una volontà di collaborazione".
Interpellato, a Bruxelles, su una sua eventuale candidatura nelle prossime elezioni, il premier risponde così: "Nessun commento. Non sarebbe questo il momento e il luogo".
Poi precisa di essere ancora concentrato "per qualche breve tempo" nella "condotta spedita" di ciò che il governo deve "ancora compiere". Ancora pochi giorni, dunque, e sapremo la prossima mossa del Professore. Che intanto, a sorpresa, si è presentato al vertice del Ppe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.