Svolta nell’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena. La guardia di finanza di Roma, su ordine della procura di Siena, ha arrestato Gianluca Baldassarri, l'ex capo dell'area finanza Mps, già colpito da un decreto di sequestro per parecchi milioni di euro. A tirare per primo in ballo Baldassarri fu nel 2008 Antonio Rizzo, il supertestimone dell’inchiesta, all'epoca funzionario della banca d’affari Dresdner Bank.
A verbale Rizzo racconta così la dazione : "Nel marzo 2008 sono andato a cena con Michele Cortese (l'uomo che all'epoca si occupava della vendita di prodotti finanziari per Dresdner Bank - London branch, ndr) il quale sostanzialmente mi ha detto che, a suo avviso, ma il fatto sembrava notorio, Pontone e Baldassarri avevano percepito una commissione indebita dell'operazione per il tramite di Lutifin (società d'intermediazione svizzera). Mi disse anche che i due erano conosciuti come la banda del 5%".
Sono in corso perquisizioni a Milano nelle abitazioni private nella disponibilità di Baldassarri, nei confronti del quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza. L'ex capo dell'area finanza Mps è stato fermato per pericolo di fuga. Secondo quanto scritto nel comunicato firmato dal procuratore della Repubblica, Tito Salerno, Baldassarri aveva chiesto lo smobilizzo di titoli per un controvalore superiore al milione di euro, una richiesta effettuata in data successiva al sequestro eseguito lo scorso 7 febbraio e ordinato dai pm senesi. Nel documento della procura, si collega il pericolo di fuga proprio alla richiesta di smobilizzo di titoli.
I pm senesi, titolari dell’inchiesta sul Monte dei Paschi, contestano all’ex
responsabile dell’area finanza il concorso in ostacolo alle funzioni di vigilanza in relazione all’occultamento di un contratto rinvenuto il 10/10/2012 in una cassaforte del Monte, relativo ad un’operazione finanziaria del 2009.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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